Come leggere una carta topografica
Quando si organizza un trekking, non importa quanto lungo, saper leggere una carta topografica è fondamentale. La carta topografica è infatti uno degli strumenti più importanti per chi fa trekking perché:
- permette di capire su che tipo di territorio ci troviamo;
- permette di saper in anticipo quali possibili difficoltà si vanno ad incontrare;
- consente di orientarsi decidendo dove andare e cosa ci aspetta.
Per saper leggere una carta topografica in modo corretto è necessario avere alcune nozioni di base.
In questo breve articolo-guida, ti spiego come leggere una carta topografica.
Che cos’è una carta topografica: definizione
Se guardiamo la definizione di carta topografica sul dizionario, ecco cosa esce:
rappresentazione in base a una scala delle planimetrie e dei rilievi di una determinata zona della superficie terrestre
Le carte topografiche sono esattamente questo. Si tratta di carte che rappresentano il territorio visto dall’alto. Rispetto alle cartine comuni, contengono una serie di informazioni in più, come ad esempio la topografia del terreno.
Per sapere leggere una carta topografica, e, di conseguenza, le caratteristiche topografiche del terreno, è necessario conoscere quali sono gli strumenti che si usano per redarle.
Come leggere una carta topografica: la scala
La scala di una carta topografica è la proporzione fra le vere dimensioni del territorio e la sua versione grafica. Per convenzione, tale scala è definita con una frazione a numeratore 1 e denominatore variabile 1:X. Questo valore indica che 1 centimetro sulla carta corrisponde a X metri delle reali dimensioni del luogo disegnato.
Le carte topografiche che normalmente si usano in montagna sono le carte topografiche Kompass o Tabacco e di solito hanno scale di 1:25.000 oppure 1:50.000.
In pratica, se la carta è in scala 1:25.000, 1 centimetro sulla carta è pari a 250 metri nella realtà.
Tuttavia, bisogna tenere presente che la distanza è espressa in linea d’aria, ovvero su un piano. La distanza reale è un pochino più alta e per averne una idea più precisa andrebbe calcolata con il teorema di Pitagora.
Interpretare le curve di livello per leggere una carta topografica
Le carte topografiche usano delle linee che simboleggiano le caratteristiche del territorio su cui ci andremo a muovere. Saper quindi interpretare queste linee, che si chiamano curve di livello (o isoipse e isobate) è la cosa più importante in assoluto nella lettura di una carta topografica.
In soldoni, queste linee sono lo strumento che ci serve per trasportare un foglio bidimensionale in un mondo tridimensionale.
Se le curve di livello si sviluppano sopra il livello del mare vengono definite isoipse, mentre se si trovano sotto il livello del mare si chiamano isobate.
Le curve di livello sono le linee marroni che si sviluppano sulla carta. Come detto, congiungono i punti sulla carta che hanno la stessa altitudine. Faccio un esempio: se sulla tua carta, lungo una di queste linee trovi scritto “2000” significa che quella linea rappresenta tutti i punti sulla carta situati a 2000 metri sul livello del mare. Le curve di livello sono sempre disegnate ad anelli chiusi e non è detto che si concludano entro i bordi della carta stessa.
Le curve di livello sulla carta topografica hanno una classificazione ad intervalli. Gli intervalli comuni sono 100, 150, 200, 250 metri ecc.


Definizione delle curve di livello sulla carta topografica
- Direttrici: più marcate e riportano l’informazione della quota;
- Intermedie: meno marcate e non riportano l’informazione della quota;
- Ausiliare: Normalmente tratteggiate e non riportano l’indicazione di quota.
Gli intervalli dipendono dalla scala della cartina.
Quando le curve di livello si susseguono una accanto all’altra molto vicine, significa che stiamo guardando un punto sulla carta dalla pendenza ripida. Se invece le curve di livello sono disegnate lasciando molto spazio tra loro, questo indica un’area in piano o in leggera pendenza.
Naturalmente però il paesaggio non è costante, ecco quindi che in mezzo ad un paesaggio di 2000 metri potrebbe esserci anche un picco da 2500. Questa questione viene gestita aggiungendo curve di livello intermedie tra le curve di livello principali.
Se invece in mezzo si trova una conca, tali punti vengono resi con curve di livello concave, per indicare un avvallamento, o convesse, per indicare un dosso.
Riassumendo le cose più importanti sulle curve di livello:
- La curva di livello connette punti sulla carta con la stessa altitudine;
- Le curve di livello sono rappresentate ad anelli chiusi;
- Se le curve di livello si susseguono vicine, il paesaggio sale ripidamente. Se le curve di livello si susseguono lontane tra loro indicano un paesaggio più piatto.
I simboli sulla carta topografica
Oltre alle curve di livello, che indicano montagne, depressioni, altipiani, pendii e valli, ci sono molte altre informazioni che vanno interpretate. Su una carta topografica infatti troviamo anche indicati:
- strade, costruzioni, bivacchi, rifugi, ferrovie, linee elettriche ecc.
- boschi, campi, prati, ghiacciai, parchi naturali.
- laghi, mari, fiumi, torrenti, paludi e cascate.
- numeri dei sentieri, itinerari sciistici, ciclabili, ecc.
Ogni carta topografica viene fornita con la relativa legenda. Qui ad esempio puoi scaricare il pdf della legenda di una delle carte Kompass che uso io.
I colori sulla carta topografica
I colori servono a rendere le carte topografiche più leggibili e seguono quelli universalmente noti a tutti fin dalla scuola elementare:
- le aree boschive e i parchi naturali sono verdi;
- corsi d’acqua, mari e laghi sono blu;
- le aree urbane sono rosse o grigie;
- le case sono indicate con rettangoli neri, mentre gli edifici grandi sono rappresentati in nero con le loro forme reali;
- le strade principali sono linee rosse, mentre quelle secondarie linee sottili nere;
- le curve di livello sono marroni, così come l’altitudine.

Identificare il nord
Tutte le carte presentano il Nord Geografico nel bordo superiore della carta. Sulla carta sarà poi indicato l’orientamento.
Come detto, le carte topografiche si riferiscono però al nord geografico, mentre la bussola segna il nord magnetico. Anche questa differenza, che si definisce “declinazione magnetica”, è riportata sulla carta. Questo valore è tanto più importante a seconda dei luoghi del mondo in cui ci troviamo.
In teoria però sapersi bene orientare oltre alla carta topografica occorre sapere usare bene una bussola e un altimetro. Per questo ti invito ad approfondire l’argomento orientamento sul sito del CAI di Senigallia.
L’argomento carta topografica e orientamento è abbastanza tecnico, ma l’intento di questo articolo è fornire una prima infarinatura che va poi approfondita sui libri, online o con un corso apposito, che a volte è organizzato dalle sezioni CAI o dalla Protezione Civile.
Insomma, maneggiare con sapienza questi strumenti può davvero fare la differenza in montagna. Bisogna quindi dedicare del tempo alla propria formazione in questo senso, preparare sempre l’escursione usando una carta topografica e portarla sempre con sé nello zaino in escursione.
Potrebbe sembrare scontato per gli esperti ma per i principianti non lo è affatto. Io infatti, da neofita, non avrei saputo leggerla correttamente senza la tua spiegazione!
Nessuno lo sa in effetti… Ma è una cosa da tecnici montanari dai, in altri contesti non serve
Ho sempre amato le mappe e sono sempre stata appassionata di topografia ma una spiegazione dettagliata come la tua non l’avevo mai letta, complimenti!
grazie, anche se in realtà ci sarebbero molte cose ancora da dire sul tema, ma ovviamente poi il tema va approfondito
Ho sempre amato le mappe, ma non ho mai approfondito i dettagli tecnici di quelle topografiche. Mio padre invece le sa leggere e negli anni ha anche provato a spiegarmi qualcosa ma alla fine se non metti in pratica concretamente queste cose, poi finisci per dimenticarne (o comunque a me succede così).
Complimenti per la spiegazione chiara e precisa.
chi va in montagna un po’ seriamente prima o poi finisce per usarle e impara. stranamente è uno dei pochi mondi in cui è uno strumento di uso comune
Per quanto le mappe abbiano un indubbio fascino, non avrei mai saputo tutte queste nozioni senza i tuoi consigli. Le carte topografiche mi ricordano sempre i viaggi in macchina alla fine degli ’90, ancora oggi le acquisto ma ammetto che non sono comunque brava ad orientarmi!
In realtà la cartine stradali sono diverse perché non hanno le curve di livello e tutte le indicazioni pratiche proprio sul terriotorio. ma cmq sì, sembrano una cosa lontana nel tempo, ma in montagna si usano molto.
L’ho studiato, non in maniera cosi approfondita, qualche settimana fa con mia figlia che aveva l’argomento nel programma di geografia. E’ davvero molto interessante
è utile per chi va in montagna, davvero una scialuppa di salvataggio per non restare mai sorpresi
nonostante sia una grande amante della geografia, ammetto di non essere una campionessa nell’orientamento (per non confessare di essere totalmente negata). La tua “lezione” è davvero utile, spero di riuscire a ricordarmi qualcosa e a metterla in pratica quando mi troverò con una carta in mano (di solito delego sempre al mio compagno l’arduo compito)
c’è una grande differenza tra carta geografica normale e carta topografica, ma se ti capiterà spero ti sia utile l’articolo
Bell’articolo interessante e diverso dal solito. Io ho imparato a leggere le carte topografiche (e non solo) grazie al corso di geografia e topografia all’università (un mattonazzo da 9 crediti) che però almeno mi serve ancora oggi.
sì esatto, alla fine è molto utile saperlo fare. Qui ovviamente è giusta una velocissima infarinatura…
Ti ringrazio per questo articolo, molto utile per chi, come me, vorrebbe avventurarsi in qualche passeggiata in solitaria. Ci sono parecchi sentieri in zona che vorrei scoprire ma dopo i lockdown e la bassa stagione, ho paura siano poco battuti. Saper individuarli da una cartina, è essenziale.
sì vero. e speriamo che si torni presto a muoversi che non se ne può più!
OOHH! Ma grazie mille della esauriente spiegazione, finalmente non girerò più a casaccio quando vado in montagna! XD Farò un figurone con la mappa in mano
ahah visto? Ovviamente questa è solo una infarinatura molto light, ma almeno ci sono le super basi
Post molto utile. Io so leggere una carta topografica per motivi non legati al trekking, ma al lavoro, però mi rendo conto che in pochi la sanno leggere e ancora in meno sanno che è molto importante averla con sé nei trekking. Questo è un altro elemento per far capire che non ci si improvvisa mai a cuor leggero.
decisamente no, bisogna sempre prestare attenzione in montagna, anche per le escursioni più semplici.
Indubbiamente, saper usare una carta topografica può tornare assolutamente utile; io non ci ho mai provato, ma so a prescindere che se lo facessi, sarei un autentico disastro!
Sono andata a fare trekking per la prima volta un mese fa, e una delle due persone che mi hanno fatto da guida mi ha mostrato la cartina topografica. Inutile dire che lì per lì non ci ho capito una mazza anche se, pensandoci, le carte sono abbastanza intuitive. In ogni caso questo articolo mi sarà davvero utile quando tornerò a camminare. Complimenti perché hai spiegato diverse cose tecniche in un linguaggio veramente semplice, e non lo fanno tutti!
Grazie, questa chiaramente vuole essere solo una veloce infarinatura per far comprendere l’importanza di saper leggere una cartina topografica per chivain montagna.
Cara Beatrice tu sei riuscita laddove il marito ingegnere ha fallito per anni, ovvero farmi capire le curve di livello sulle carte topografiche! Ammetto di non essere una grande escursionista e di perdermi regolarmente anche nel corridoio dell’albergo però tutti quei colori e disegnini sulle carte erano per me veri e propri geroglifici. Grazie di aver fatto un pò di chiarezza anche se non credo proprio che mi sentirei sicura a partire da sola con una cosa di quelle in mano!
ehehe ma quella deve essere una scialuppa di salvataggio, in teoria l’escursione si prepara prima proprio per non avere problemi durante! Comunque mi fa molto piacere sapere se vinco su un ingegnere!
Le carte topografiche sono per me un mistero ma dopo la lettura del tuo post qualcosa mi è più chiaro.
eheh diciamo che se rimani sui itinerari più classici e battuti non ne hai poi tutto sto bisogno. sevrono se ti avventuri fuori dai tracciati più battuti.
Quanto mi piace scoprire queste informazioni! Non conoscendo la montagna per me è sempre stato difficile capire queste cose, invece grazie a te riesco ad apprendere qualcosa in più! Prima o poi farò una bella escursione anche io, non affidandomi solo al mio scarso senso dell’orientamento! ?
Ecco no, quello è il modo migliore per chiamare il Soccorso Alpino e non non lo vogliamo!
In pratica, se la carta è in scala 1:25.000, 1 centimetro sulla carta è pari a 25 metri nella realtà.
non è corretto, In pratica, se la carta è in scala 1:25.000, 1 centimetro sulla carta è pari a 250 metri nella realtà.
hai ragione, grazie della segnalazione del refuso, è rimasto uno zero nella tastiera.