Le ceramiche di Castellamonte

Questo week end sono stata a scoprire le ceramiche di Castellamonte, in occasione di un blogtour organizzato dall’Associazione Italiana Città della Ceramica in collaborazione con l’Associazione Italiana Travel Blogger. L’evento al quale era legato il blogtour è Buongiorno Ceramica.  Buongiorno Ceramica si tiene ogni anno nel terzo fine settimana di maggio. L’edizione 2019 si è svolta sabato 19 e domenica 20 maggio 2018. Questo evento si svolge in due giornate in cui, in tutta Italia, si sono tenute manifestazioni di vario tipo legate all’arte della ceramica. In particolare lo scopo è scoprire la ceramica artistica e artigianale italiana anche grazie all’apertura straordinaria di negozi, fabbriche, musei e mostre. Quest’anno Buongiorno Ceramica ha partecipato al progetto Mater Ceramica, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del settore ceramico.

Castellamonte

Castellamonte è un piccolo paese in provincia di Torino con una fortissima tradizione produttiva legata alla ceramica.  La presenza sulle colline circostanti di una buona argilla rossa facilmente estraibile, ha legato questo territorio, fin da tempi antichissimi, alla produzione di oggetti e opere in ceramica. Forse però, la principale cosa per cui è conosciuta Castellamonte nel mondo, è la produzione delle stupende stufe Franklin. Oggi le aziende che producono stufe e altri oggetti in ceramica sono circa una decina. I laboratori artigiani ancora attivi sono nove.

Arco di Arnaldo Pomodoro

Arrivando della piazza del Municipio si nota subito l’arco di Arnaldo Pomodoro. L’arco è stato creato in occasione della XXXV Mostra della Ceramica nel 1995. L’arco è in cotto e ha un raggio di 6 metri. Per ogni lato ci sono sette formelle decorate che si alternano ad altre lisce.

Rotonda Antonelliana

Dall’altra parte della strada rispetto all’arco, troviamo la Rotonda Antonelliana. La costruzione venne iniziata dall’architetto Alessandro Antonelli (lo stesso della Mole). L’intenzione era di creare una piazza ed una chiesa come quella di San Pietro a Roma. Il progetto della chiesa non fu però mai ultimato. Oggi rimangono le mura della rotonda e una chiesa di più modeste dimensioni al suo centro.

Il Castello

In paese c’è anche un castello che si può raggiungere a piedi in circa 15 minuti percorrendo la via Conti di S. Martino.  La rimessa a nuovo risale agli anni Sessanta del Seicento, quando Amedeo di Castellamonte, Primo Architetto dei Savoia e autore della Reggia di Venaria, ereditò da uno zio i ruderi del castello e lo ricostruì. Oggi il castello ospita eventi, concerti e mostre.

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In un paese in cui la produzione della stufa è centrale, non poteva mancare un Monumento alla Stufa. La Stufa di Ugo Nespolo è il simbolo del grande passato artistico di Castellamonte che continua ancora oggi.

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Le insegne e le botteghe

Mi raccomando di passeggiare per le vie del paese facendo caso a cosa c’è sui muri. Molte sono le botteghe di artigiani della ceramica che si trovano in città. Ringrazio in particolare Maurizio Grandinetti, per avermi aperto le porte del suo negozio in via Educ durante un brutta grandinata. Non tutto il male viene per nuocere, perché questa sosta mi ha permesso di scoprire un modo di opere create dal suo genio visionario, alcune molto belle e particolari. Maurizio ha una pagina Facebook.

Molti angoli della città sono decorati grazie alle insegne di ceramica dei negozi, davvero stupende, che danno un tocco di originalità alle strade. Qui sotto vedete quelle del macellaio, del panetterie e di una caffetteria.

Le ceramiche di Castellamonte e il liceo Faccio

Ad impreziosire la città ci pensano anche gli studenti del Liceo Artistico Faccio. Nel corso del tempo hanno regalato alla città diverse opere. L’ultima fatica è un pannello di arredo urbano realizzato con l’aiuto e la supervisione della Prof. Sandra Baruzzi. L’intero percorso progettuale è stato visitabile al centro congressi Martinetti nei giorni di Buongiorno Ceramica e gli stessi alunni, insieme alla professoressa, hanno allestito un percorso esplicativo di quello che c’è stato dietro alla realizzazione dell’opera, che ha richiesto studio e l’acquisizione di capacità tecniche per arrivare alla produzione del pannello ceramico.

La mattina del 20 maggio, alla presenza delle istituzioni cittadine e regionali, è avvenuta poi l’inaugurazione del pannello in via Saint Amand en Puisaye.

La professoressa Baruzzi e Guglielmo Marthyn, in occasione di Buongiorno Ceramica, hanno allestito anche la mostra 2+2=Albissola+Castellamonte presso il Cantiere delle Arti  in via Pasquale Educ, 40. La mostra espone le opere di Giacomo Lusso, Gianni Piccazzo, Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn e vuole mettere in comunicazione due città della ceramica: Albissola e Castellamonte. Ecco alcuni esempi delle opere esposte.

Le ceramiche di Castellamonte

La storia delle ceramiche di Castellamonte affonda le radici in un lontano passato. Nei secoli scorsi, dalla nobiltà di tutta Europa arrivavano ordini per abbellire i palazzi con le opere degli artigiani di Castellamonte e per riscaldare le stanze delle loro dimore con le famose stufe. Oggi, se si vuole visitare Castellamonte capendo bene la realtà del paese non si può prescindere dal seguire un preciso percorso legato alla ceramica. Ecco quindi, che dopo aver passeggiato in paese e visto i luoghi che ho citato sopra, non si può proprio andare via senza aver visitato anche tutti i luoghi di cui vi parlo adesso.

Casa museo Allaira

Una delle famiglie più famose a Castellamonte è senza dubbio la famiglia Allaira. Gli eredi hanno fondato una casa-museo ricca di esempi incredibili dell’attività della famiglia. Le mura della casa risalgono addirittura al ‘500. La casa, che è una ex fabbrica di stufe, venne venduta dalla famiglia Allaira e riacquistata attorno agli anni ’60 dagli eredi. In quel periodo è iniziato il recupero della casa e delle opere contenute. Oggi la casa è visitabile grazie alla passione e all’instancabile lavoro portato avanti dai signori Giovanni, FrancescoAntonia. La passione che ci mettono nello spiegare ogni pezzo contenuto della loro casa è qualcosa che lascia il segno. Se vi capita di essere in zona fate prima una telefonata e andate a visitare i tesori che contiene questa casa. Ne resterete incantati.

Ci sono talmente tanti pezzi unici che è impossibile citarli tutti. La cosa ideale è scoprirli insieme ai loro proprietari. In occasione di Buongiorno Ceramica, Casa Allaira si è arricchita ulteriormente grazie ad un bassorilievo di arte funeraria dell’artista Delfo Paoletti.

Orari

Dal momento che si tratta di una abitazione privata, sottolineo ancora che è necessario prima prenotarsi. Gli orari di visita libera sono i seguenti:
sabato e domenica:  10,0013,00 / 14,0019,00
Gli altri giorni su prenotazione, telefonando ai seguenti numeri:
tel. 0124 515306 – cell. 348 2260921

Fornace Pagliero

Altro luogo interessante è la Fornace Pagliero, il proprietario, Daniele Chiechi, oltre a portare avanti l’attività di produzione della fabbrica, ha riallestito gli spazi degli antichi forni di cottura trasformandoli in un museo che ospita mostre d’arte e vecchi macchinari. Le mostre che si sono svolte qui nel corso del tempo  hanno ospitato anche grandissime personalità, come ad esempio De Chirico.

Vedere i vecchi macchinari e la bellezza delle opere ceramiche in mostra in un contesto di fabbrica con soffitti basse e volte a mattoncini è stato molto suggestivo.

Palazzo Botton

Sempre in occasione di Buongiorno Ceramica nel pomeriggio del 19 Maggio è stata inaugurata una mostra a Palazzo Botton. Sono stati esposti lavori di 20 artisti e le opere sono state presentate dagli stessi autori. Gli autori  fanno parte dell’associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte.

Al piano superiore del palazzo è poi presente una mostra permanente alla quale è stata  aggiunta l’opera  “Scarpette Rosse”, realizzata dai ceramisti in occasione della giornata nazionale contro la violenza sulle donne.
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Gli stessi artisti hanno poi dato la possibilità a tutti di provare a mettere le mani in pasta. Il laboratorio speciale “Giocare conCretamente” allestito nel centro del paese ha fatto divertire in particolare i bambini.

La Castellamonte

Ho avuto l’occasione unica di vedere il “dietro le quinte” di una fabbrica di ceramica che produce stufe.  Si tratta dell’azienda La Castellamonte di Roberto Perino, che ringrazio davvero molto per avermi aperto le porte di sabato. Grazie a questa visita ho appreso tutti i processi di lavorazione che, nell’arco di circa un mese, portano alla creazione di una delle famose stufe Franklin di Castellamonte.

Normalmente la fabbrica non è aperta al pubblico, perciò ringrazio molto il sig. Perino per aver permesso l’intrusione!

Il territorio

Castellamonte si trova a una quarantina di chilometri dal Parco Nazionale del Gran Paradiso e il paese si trova nel territorio del Canavese, con i suoi meravigliosi castelli. Vale la pena citare i castelli di Ivrea, Aglié e il meraviglioso castello di Masino.
Una curiosità, in questo periodo primaverile a Castellamonte si possono ammirare prati pieni di narcisi in fiore. Uno spettacolo incredibile!
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Dove mangiare e dove dormire

Per dormire ho scelto un B&B, la Bella Dormiente, situato proprio sulla strada per andare a vedere i meravigliosi narcisi di cui sopra. Speciale la colazione con ottime torte e marmellate fatte in casa. Ottima la cena con il menù degustazione proposto dall’agriturismo Terra di Mezzo. Ci siamo leccati i baffi!

Il mio racconto sulle giornate passate alla scoperta della ceramica si conclude. Ho scoperto un mondo molto affascinante che non conoscevo. Doveroso un ringraziamento all’Associazione Italiana Città della Ceramica e al consigliere delegato alla Cultura Claudio Bethaz per avermi fatto da cicerone durante il week-end. Grazie anche al sindaco Pasquale Mazza per aver aperto le porte della città a Buongiorno Ceramica e a tutti gli artisti che hanno resto possibili gli eventi di queste giornate.
Spero di avervi invogliato ad inserire Castellamonte in una delle gite alla scoperta del Canavese e del suo territorio.

16 thoughts on “Le ceramiche di Castellamonte

  • il Canavese è una delle zone più belle del Piemonte….. avendo ahimè il difetto di valorizzarsi poco

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    • Devo dire che sono purtroppo d’accordo, ho scoperto un territorio molto bello ma poco conosciuto

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    • ? ricordati che è da inserire in un itinerario da quelle parti, il paese è tutto ceramica centrico

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  • Buon pomeriggio da una strana ragazza che non dorme da ieri e se l’è passata, curiosamente, al mare. Volevo solo fare un saluto e dichiararmi una tua e Vostra simpatizzante ed anche attivista 😉 Hai un bellissimo Blog sia come grafica che come contenuti che seguirò senza ombra di dubbio. Sono anche curiosa di capire la sezione “italiani in fuga” e le loro motivazioni; le conosco ovviamente ma non dalla tua prospettiva. Grazie di essere passata da me e vorrei poter fare un Reblog se mi è consentito. Ti/Vi ringrazio infinitamente e Vi lascio il mio <3 in mano 😉 Sabry

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    • ciao strana ragazza! 🙂 tranquilla, da vicino nessuno è normale 🙂 ti ringrazio per i complimenti 😀 sono anche io una italiana in fuga ma tornata all’ovile, vivevo in Germania prima, poi ormai da tanto sono tornata in italia. Capisco bene che sei una italiana che vive in Svizzera?

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      • No no! Sono confederata e senza alcun permesso per poter vivere in Italia. Non sono in fuga dalla Svizzera ma, spesse volte, fuggo da me stessa. Nata a Zurigo e vivo ora a Lugano 😉

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        • ah ok! meglio per te allora! 🙂 🙂 ho passato un sacco di anni in campeggio a Porlezza e conosco molto bene Lugano 🙂

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          • Stupendo il Lago che arriva dal confine di Lugano verso Menaggio di Como, passando ovviamente per Porlezza dove è un po’ che non vado. C’è sempre quella strana galleria che è “terra di nessuno” e stacca la Confederazione dalla UE che non è tanto unita e già Voi lo sapete meglio della sotto scritta e scrivente strana ragazza (ogni tanto si crede di essere un’elfa – pazza -). Io comunque amo questo Vostro paese e sempre vengo, che sia Varese o Como, i laghi sicuramente mi piacciono ma il mare non è la stessa cosa. Mi trovo in Liguria con la mia Amica che è italiana e domiciliata in CH a casa mia, fino a che non le faccio fare le valigie. Scherzo e lo scrivo a posta perché so che lei mi leggerà, curiosa e incattivita…e le prenderò io dopo. Comunque spero davvero che molti, moltissimi, non oso dire tutti…possano ottenere in Italia meno desiderio di fuggire. Il desiderio di cambiamento, invece, lo trovo assolutamente come buono e interessante anche per “appropriarsi” di culture differenti. La Vostra è di gran lunga superiore a quella di molti altri ma, dispiaciuta a saperlo e a scriverlo, Vi tolgono pure il diritto di esserne consapevoli e questo, come tante altre motivazioni, Vi porta inevitabilmente a sperare in occasioni che, per molti che hanno famiglia, si devono allontanare quasi disperati. Mi dispiace davvero, è un rammarico il mio e sono sempre dalla parte Vostra malgrado ciò che possono dire a “casa” Ticino. Naturalmente non entro in politica in quanto non posso e non merito di farlo soprattutto perché sarebbe una gran confusione tra una che se ne deve stare zitta per moti; tanto più che di confusione, noto un miglioramento nei tempi per organizzarsi l’uno con l’altro ma anche al di qua del confine non siamo oggi, la Svizzera di venti anni fà quando la nuova USA europea non Vi ha interpellati per scegliere. Noi abbiamo votato e il voto era “ma non ci pensiamo nemmeno, ci teniamo il franco” ed eccone i risultati sicuramente diversi ma gli accordi bilaterali e il libero passaggio è divenuto un problema tanto che anche gli stessi confederati, ogni tanto pensano di andarsene via da qua. Io sarò strana ma sto fuggendo per cercare me stessa, la mia stessa mi cerca e io cerco lei. Insomma un giro tondo tanto che io non mi trovo più. Ora potrete capire che non sono affatto normale. Ebbene eccomi, mi sono presentata malissimo e non me ne vergogno nemmeno. Meglio che io fugga dai commenti 😀 <3 Grazie Grazie Grazie. P.S. Manca il pulsante "Reblog" e non so come condividere il tuo articolo e Blog nel mio. Ti prego: le istruzioni?

          • credo che tu lo possa fare sul dal reader (Lettore). Cliccaci e cerca il nome del mio blog, sotto ti appare il simbolo della condivisione e ti chiede se vuoi ribloggare. purtroppo non riesco ad aggiungere il bottone del reblog, non so perchè…

          • Sono le solite stranezze della vita. Da un Reader lettore a un Reblog voce del verbo che non so … 🙂 <3 Comunque ci proverò. Sto cercando qualcosa da inserire per i miei seguaci quasi schiavi 😀 ma non so che scegliere 🙁

          • Anche tutto cara! ?

  • Dici che una frusta potrebbe bastare? Io proverei anche coi ginocchi sui ceci 😀

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  • Che simpatiche e brave, bravissime ragazze!!! Un bacio, un abbraccio , un In bocca al lupo, da una maestra…non del tutto vecchia! Amo questa gioventù…che cerca, cerca , cerca sempre! EVVIVA!!!

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    • ? è bellissimo vedere l’impegno che ci hanno messo!

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