Escursione in Val di Rezzalo: cosa vedere

L’escursione in Val di Rezzalo è una delle più belle escursioni in Valtellina. La Val di Rezzalo non è una valle famosa e quindi anche in alta stagione è facile incontrare animali selvatici.

Un’escursione in Val di Rezzalo è abbastanza facile, perché una volta arrivato in quota, troverai una conca completamente pianeggiante. Arrivare in Val di Rezzalo però è un po’ faticoso: il dislivello di 357 metri si concentra tutto nel primo tratto di strada di circa 2 km, cosa che rende la salita piuttosto ripida.

Chi volesse intraprendere la salita in mountain-bike o e-bike potrà farlo senza problemi, dato che il sentiero è molto largo e rimane sempre su strada sterrata molto ben battuta.

In cima non ci sono rifugi, ma ci sono molte aree attrezzate per il pic-nic comprese di griglia e fontane.

Come arrivare in Val di Rezzalo in Valtellina

Se arrivi da Milano, dovrai seguire prima la Statale 36 dello Spluga e poi, dopo Sondrio, dovrai percorrere la Strada Statale 38 dello Stelvio. Superata Sondalo dovrai uscire a Le Prese.

Da qui cerca le indicazioni per Fontale -Fumero – Val di Rezzalo. Una volta arrivato a Fumero continua fino in località Fontanaccia, dove potrai parcheggiare in una piazzola di sosta nel punto in cui la strada finisce.

Sentiero per la Val di Rezzalo in Valtellina

La prima parte dell’escursione in Val di Rezzalo è tutta in salita lungo una larga strada battuta che si sviluppa, con alcuni tornanti, dentro un bosco di abeti.  Lungo la salita, sulla destra sarai sempre accompagnato dal torrente Rezzalasco, da cui prende il nome la valle. Qui sotto un paio di foto della salita, come vedi è molto adatta anche alla mountain-bike.

Lungo la salita noterai due piccole frazioni, in località Pontela e Le Gande. Le baite di queste frazioni sono molto vecchie e particolari, vale la pena fermarsi a sbirciare, anche solo per spezzare la salita. Ci sono anche un paio di vecchie fontane molto belle.

Poco prima di entrare in Val di Rezzalo, proprio alla fine della lunga salita, incontrerai la prima area di sosta attrezzata. Fermati cinque minuti a riprendere fiato, ma sappi che da qui in avanti la strada sarà praticamente in piano.

La Val di Rezzalo: valle poco conosciuta in Valtellina

Da qui il bosco lascia spazio ad ampi pascoli di prati verdi, lungo i quali il torrente continua il suo percorso. Dal momento che non ci sono più alberi dovrai essere ben protetto dal sole.

Anche in alta stagione non ci sono macchine a creare traffico e la vita dei valligiani è la solita di ogni luogo di montagna, li vedrai infatti impegnati a lavorare nei campi e nella gestione degli animali al pascolo.

Macoggia è la prima frazione di baite che si sviluppa lungo il dato destro della valle, in posizione leggermente rialzata rispetto alla strada su cui cammini. La vedi qui sopra nella foto centrale. Dopo un po’ raggiungerai la frazione di San Bernardo, che si trova proprio al centro della Val di Rezzalo.

Una piccola chiesa in pietra si fa notare in mezzo alla valle. La chiesa è dedicata a San Bernardo di Chiaravalle e fu consacrata nel 1672. Di fronte alla chiesa invece sorge una targa in pietra, posta qui a ricordo del contributo della valle alla Resistenza.

Continuando a camminare sul sentiero incontrerai altre piccole frazioni: Gnera, Mainivo, Ronzon e Merlo, dove si trova anche un’area attrezzata per il pic-nic. E’ l’area che mostro nella foto qui sotto.

Dopo località Merlo l’escursione in Val di Rezzalo può concludersi oppure potresti decidere di continuare fino ad arrivare al Passo dell’Alpe.

Passo dell’Alpe in Val di Rezzalo

Per arrivarci, dal parcheggio a valle, ci vorranno in totale cinque ore di cammino e dovrai superare 998 metri di dislivello e 13 km di lunghezza.

Dalla località Merlo, lasciati alle spalle il torrente. Da qui comincerai nuovamente a salire fino ad arrivare ad un punto panoramico sul torrente, dal quale vedrai che le acque hanno scavato la montagna.

Salendo ancora un po’ incontrerai a sinistra la frazione Tegiacce, mentre a destra la località di Clevio. Le baite qui sono molto antiche. Risalgono all’Ottocento e sono costruite in legno e sassi e hanno spesso i tetti in placche di scisto, una tipica pietra con cui si facevano i tetti in queste zone.

Da qui lo sguardo si perde sulle montagne, tra cui maestoso Monte Gavia.

Il Passo dell’Alpe   

Ancora un piccolo sforzo e sarai a destinazione. Qui incontrerai un piccolo ponticello che ti riporterà sul lato sinistro della valle. Il sentiero diviene ora una mulattiera di montagna, che sale con varie curve fino al Passo dell’Alpe, dove sono ancora visibili alcuni resti del sistema di fortificazioni edificate durante la Seconda Guerra Mondiale. La vista qui si apre fino alle montagne dell’Ortles-Cevedale.

Quando deciderai che è il momento tornare indietro, dovrai farlo ripercorrendo la strada fatta fin qui. Se la tua intenzione è di arrivare fino al Passo dell’Alpe dovrai alzarti presto perché si tratta di una escursione molto lunga.

Le foto che vedi in questo articolo si limitano alla prima parte di escursione in Val di Rezzalo, fino a località Merlo. Come vedi è molto appagante anche così!

Dati tecnici

Questi dati si riferiscono all’escursione fino alla località Merlo.

Segnavia: 490 e 519

Stagione in cui ho fatto l’escursione: estate

Difficoltà: E (livello CAI)

Durata: 3 ore

Lunghezza: 8 km A/R

Dislivello: 357 metri

6 thoughts on “Escursione in Val di Rezzalo: cosa vedere

  • Da un lato forse mi piace che la parte difficile sia all’inizio. Il piano dopo dopo la salita per me è sempre una manna dal cielo soprattutto se poi si è immersi nel verde come nell’escursione in Val di Rezzalo!

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  • Stupendi questi posti! Vorrei proprio trascorrere qualche giorno nella natura, ne ho davvero bisogno. Spero di poterlo fare questa estate!

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    • Questa estate per forza, anche perchè se no mi sa che viene fuori la rivoluzione!

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    • ciao Giulia, ora come ora mi viene difficile ricordare esattamente il fondo… la prima parte di salita sicuramente sì, e anche una buona parte della valle, tuttavia, essendoci un discreto dislivello, con un discreta pendenza, può essere faticoso spingere il passeggino.

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