Fuga in Ungheria
Per la rubrica Italiani in fuga oggi ho intervistato Giulia, nella foto sopra, che vive in Ungheria.
Ecco le sue risposte:
1) Cosa ti ha spinto a lasciare l’Italia?
In realtà nulla di particolare. Ero appena tornata dal mio secondo scambio universitario in Europa e non vedevo l’ora di ripartire. Ho cercato qualche offerta di lavoro all’estero a tempo perso e neanche a farlo apposta mi hanno assunta a Budapest, con un contratto indeterminato. In Italia non avevo nulla che mi legasse se non l’università (che poi ho finito lo stesso), vivevo con mia madre e non avevo un lavoro fisso. Mi sono detta: “Tentar non nuoce” e mi sono trasferita.
2) Come mai hai scelto proprio questo paese?
Ero già stata a Budapest per vacanza qualche settimana prima e mi era piaciuta tantissimo, sono poi tornata per il colloquio per un paio di giorni e me ne sono innamorata ancora di più!
3) Da quanto tempo vivi qui?
Da quasi tre anni ormai.
4) Cosa ti piace di questo paese?
Budapest è una città giovane, piena di vita e alla mano. Penso di non averci mai messo più di venti minuti a raggiungere con i mezzi pubblici qualsiasi luogo della città, eccetto le zone più periferiche. I costi sono ancora abbastanza contenuti e lavorando in una multinazionale si ha uno stipendio dignitoso che permette di togliersi qualche piccolo sfizio. Un’altra cosa che mi piace tantissimo sono i centri termali sparsi per il paese: sono belli, caldi, accoglienti e a buon mercato!
5) Cosa non ti piace di questo paese?
Direi la mentalità degli ungheresi. La maggior parte delle persone è estremamente negativa e pessimista, diffidente, con diversi pregiudizi. Fortunatamente in questi anni ho incontrato anche diverse persone fantastiche, specialmente al di fuori della capitale. Ma facendo un bilancio tra le due parti, queste ultime sono purtroppo in minoranza.
6) Cosa ti manca dell’Italia?
Tutto, vale? Scherzi a parte, mi manca tantissimo il cibo, il clima e la gente. Qui un sorriso sembra un favore impossibile da elargire. Mi manca anche il mare da morire, mi basta solo sentire l’odore quando torno a casa per sentirmi meglio.
7) Cosa non ti manca dell’Italia?
Anche se non l’ho mai provata sulla mia pelle, direi l’instabilità economica. Purtroppo si sentono sempre meno storie rose e fiori dall’Italia, questo non posso negarlo. Ah, anche i mezzi pubblici della mia città, Roma, sono all’ultimo posto della lista!
8) Pensi mai di tornare in Italia? Lo farai?
Ci penso tutti i giorni, vorrei tornarci ma non penso di farlo a breve.
9) Puoi motivare brevente la risposta precedente?
Per lo stesso motivo di cui sopra, c’è molta instabilità economica e sinceramente ancora non me la sento di lanciarmi in questa avventura. E poi il mio compagno dovrebbe imparare l’italiano, quindi ci vorrà del tempo.
10) Cosa ti senti di dire ad una persona che sta valutando di trasferirsi all’estero? Gli/le consiglieresti questa scelta?
Io lo consiglierei a chiunque, l’Ungheria è il terzo paese dove mi trasferisco e sono pronta a spostarmi altrove. A una persona che sta valutando di trasferirsi direi di mettere le carte in tavola e fare una lista di pro e contro. Non decidete di trasferirvi all’estero perché “fa figo” o perché avete sentito dire che fuori dall’Italia si possono fare soldi e carriera facilmente, purtroppo non è (sempre) così. Se invece siete più che sicuri della vostra scelta, benvenuti nel club: preparatevi a intere serate di film trash italiani giusto per sentir parlare la nostra lingua e a sospirare davanti alle foto di mozzarelle di bufala!
Potete seguire le avventure di Giulia in Ungheria nel suo blog viaggiarecongliocchiali.wordpress.com, su Facebook e Twitter
Grazie mille per avermi ospitata!
Di niente! ?
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Fatto 🙂 scusa il mega-ritardo ma ero in viaggio. Buon fine settimana cara!
L’ha ribloggato su VIAGGIARE CON GLI OCCHIALIe ha commentato:
Ringrazio Beatrice de “Il Mondo secondo Gipsy” per avermi ospitata sul suo blog! Se siete curiosi di sapere come si vive in Ungheria e quali sono i motivi che mi hanno spinta a lasciare il nostro paese, potete fare un salto qui.