Grignetta: escursione per la Via Normale
La Grigna Meridionale, detta anche Grignetta, è forse la montagna lombarda per eccellenza.
Sulle sue parenti si è scritta la storia dell’alpinismo e oggi ti spiego come fare la salita alla Grignetta per la Via Normale, la Cresta Cermenati.
Indice
Come arrivare alla Grignetta e dove parcheggiare
Dopo aver lasciato la SS 36 all’uscita per la Valsassina, raggiungi Ballabio e da lì segui le indicazioni per i Piani dei Resinelli, dove parcheggerai l’auto nei pressi del Rifugio Soldanella.

Via Normale per la Grignetta: Cresta Cermenati
Prima di iniziare la descrizione di questo percorso, devo dirti che questa escursione non è facile e non è per tutti.
La Via Normale è classificata come difficoltà E, ma essendo un sentiero su cresta ci sono punti relativamente esposti.
Nell’ultimo tratto, vicino alla cima, il sentiero si sviluppa su roccia e, benché non ci siano tratti di ferrata, in alcuni punti ci sono tratti attrezzati che richiedono l’utilizzo delle mani.
Anche il dislivello non va sottovalutato, sono infatti di 905 metri di dislivello che si sviluppano in 2,5 km, cosa che rende l’escursione molto ripida e faticosa perchè spesso è quasi verticale su fondo roccioso.
Va anche detto però che se vuoi salire sulla Grignetta il sentiero attraverso la Cresta Cermenati, che è quello che viene qui descritto, è quello più approcciabile in termini di difficoltà ma richiede comunque un’accurata valutazione prima di essere affrontato.
Sicuramente si tratta di una delle escursioni più panoramiche del Lago di Como > scopri qui altre escursioni sul Lago di Como.

Escursione sulla Grignetta: Cresta Cermenati
Lasciata l’auto al Rifugio Soldanella, segui i segnavia che ti porteranno in 15 minuti al Rifugio Carlo Porta.
Da qui tieni la destra e cerca la base del sentiero Cresta Cermenati, che porta direttamente fino in vetta alla montagna. Il sentiero è indicato dal segnavia numero 7. La Cresta Cermenati si eleva da sud a nord e rappresenta la Via Normale di salita sulla Grignetta.
Il primo tratto si svolge nel bosco per una decina di minuti. Fuori dagli alberi, prosegui per qualche metro in salita fino a raggiungere un bivio:
- sulla sinistra si stacca il sentiero 8 (“Direttissima”) per il Rifugio Rosalba (difficoltà EEA)
- dritto si prosegue per la Grignetta lungo la Cresta Cermenati.
Scegli quindi di proseguire dritto sul sentiero 7 che indica la Cresta Cermenati. Il sentiero sale ripido a serpentina con stretti tornanti. Spesso ci sono dei bivi ma le diverse diramazioni si ricongiungono sempre poco dopo, per cui non c’è rischio di sbagliare.

Dopo circa 50 minuti di ripida salita troverai sulla destra una deviazione per i Torrioni Magnaghi e per il Sigaro Dones che devi ignorare, continuando dritto sulla Cresta Cermenati.
La salita continua verticale con fatica fino ad un breve tratto pianeggiante. Qui, sulla destra, si possono ammirare i Torrioni Magnaghi e il Sigaro Dones, mentre di fronte si può godere del profilo della vetta della Grignetta.
Bivacco Ferrario alla Grignetta
Continua a salire fino a raggiungere un punto panoramico che congiunge con il sentiero Cecilia, indicato dal segnavia n. 10, proveniente dal Rifugio Rosalba.
Anche se la vetta è ormai vicina e, fino a qui certamente la salita è stata sfidante, è ora inizia la parte più impegnativa.
Qui, infatti, il sentiero lascia spazio alla roccia e ci sono punti in cui è necessario usare le mani per proseguire.
Questo è anche il punto più esposto e poco dopo troverai un tratto attrezzato con catene che aiuteranno a superare le ultime rocce che portano all’anticima della Grignetta.
Da lì la croce di vetta e il Bivacco Ferrario, con la caratteristica costruzione che somiglia ad un’astronave, distano solo pochi passi.

Dalla cima della Grignetta si apre un panorama mozzafiato: la vista spazia su Lecco, sul Resegone, sui Piani Resinelli, sul Monte Due Mani, sul Lago di Como con il promontorio di Bellagio, e, nelle giornate più limpide si riesce perfino a scorgere Monte Rosa.
Il Gruppo delle Grigne: storia dell’alpinismo
Le Grigne da più di un secolo fanno parte della storia di migliaia di appassionati di escursionismo e alpinismo.
Non si sa chi per primo scalò le Grigne, ma è noto che nel 1894 la guida Angelo Locatelli accompagnò Edoardo Banda e Democrito Prina verso la vetta, passando per la Val Scarettone, sul versante nord-ovest, realizzando così la prima via di roccia delle Grigne.
La frequentazione delle Grigne da parte degli escursionisti inizia alla fine dell’800, quando queste montagne divennero la fuga più vicina per i molti operai e altri lavoratori della Pianura Padana.
È nei primi anni del ‘900 che l’attenzione si sposta verso la scalata, con particolare attenzione per le pareti della Grignetta.
Furono Giacomo Casati, Joseph Dorn e Arturo Andreoletti ad aprire le prime vie di IV e V grado.

Nel 1910 Gino Carugati e Giorgio Ripamonti salirono i 400 metri del Sasso Cavallo, e nel 1925 Eugenio Fasana scalò, insieme a Vitale Bramani il versante nord-est del Pizzo della Pieve.
Erminio Dones affrontò nel 1915 la parete ovest del Primo Magnaghi. Negli Anni ‘30 personaggi come Riccardo Cassin, Mario Dell’Oro, Vittorio Panzeri, Gigi Vitali, Ercole Esposito, Vittorio Ratti aprono molte vie sul Grignone e sulla Grignetta.
Dopo la guerra furono i giovani del Gruppo Ragni di Lecco ad aprire nuove vie sulle Grigne; accanto a loro ci sono nomi celebri come quello di Walter Bonatti, che nel 1952 aprì una via estrema sulla Torre Costanza, temuta ancora oggi per la sua difficoltà.
Negli Anni ‘60 e ‘70 fu Giuseppe “Det” Alippi a farsi un nome per la difficoltà delle nuove vie da lui aperte.
Oggi le Grigne continuano ad affascinare escursionisti e scalatori, in una storia d’amore che continua nel tempo.
Dati Tecnici
Durata: 3 ore
Lunghezza: 5,5 km
Dislivello: 905 metri
Difficoltà: E (alcuni tratti EE)