Overbooking, ritardo del volo o volo cancellato: i diritti del passeggero

Iniziamo con il dire che tutto ciò che è vostro diritto avere in caso di overbooking, cancellazione o ritardo del volo è ben esplicitato nella Carta dei diritti del passeggero, redatta da Enac. E’ la bibbia che ogni viaggiatore dovrebbe conoscere o almeno sapere che esiste in caso di bisogno. Sul documento è indicato tutto: soglie di rimborso, esatta durata dei ritardi, elenco accurato dei rimborsi a cui avete diritto, quindi leggetelo con attenzione almeno una volta per farlo vostro e sapere quali sono i vostri diritti.

Cosa fare se il volo è in ritardo

Nel caso il ritardo sia di meno di due ore potete solo aspettare, armandovi di santa pazienza. Le ore possono diventare anche 3 o 4 per voli internazionali a lungo raggio.

Oltre queste soglie, la compagnia dovrà organizzarsi per fornire ai passeggeri tutta l’assistenza necessaria. Questi, infatti, avranno per esempio diritto ai pasti e alle bevande fino all’effettiva partenza del volo.

Nel caso in cui il volo partisse dopo la notte, la compagnia dovrà sistemare i passeggeri in albergo e dovrà occuparsi dei trasferimenti e dei pasti.

Rimborso

Nel caso in cui si avesse intenzione di chiedere il rimborso, non si dovrà fare altro che compilare l’apposito modulo da inoltrare alla compagnia aerea. Se quest’ultima dovesse rifiutare il rimborso, ci si potrà rivolgere all’ENAC dell’aeroporto di riferimento.

Rinunciare al volo è possibile se il ritardo è di almeno cinque ore. In questo caso il passeggero ha
la possibilità di rinunciare al volo senza dover pagare penali e ottenere il rimborso del prezzo del biglietto per la tratta di viaggio non effettuata.

Cosa fare se il volo viene cancellato

Quando un volo viene cancellato la compagnia deve informare i passeggeri possibilmente con almeno due settimane di anticipo. In caso contrario, i passeggeri hanno diritto a inoltrare la richiesta di rimborso alla compagnia aerea.

Se invece la cancellazione arriva dopo ore di attesa in aeroporto, si applica quanto già detto sopra. Le compagnie aeree devono fornire:

• pasti e bevande;
• adeguata sistemazione in albergo, se pertinente;
• trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa;
• due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail

Rimborso

Appurata la cancellazione, il rimborso sarà direttamente proporzionale ai chilometri che si sarebbero dovuti percorrere. Entro i 1500 chilometri il rimborso è di massimo 250 euro.  Tra i 1500 chilometri e i 3500 chilometri il rimborso massimo è di 400 euro. Sopra i 3500 chilometri il rimborso è massimo di 600 euro. E’ lecito per la compagnia aerea proporre la riprotezione sul primo volo disponibile. Anche in questo caso si avrebbe diritto ad un rimborso per il 50% della cifra.

Per ottenere il rimborso, i passeggeri dovranno compilare un modulo ed inoltrare lo stesso alla compagnia. Nel caso in cui non venisse corrisposto o la risposta non fosse soddisfacente, ci si può rivolgere all’ENAC dell’aeroporto di riferimento.

Quando non avviene in rimborso

Il rimborso non avviene invece nel caso in cui la compagnia aerea possa provare che la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali: avverse condizioni meteorologiche, allarmi sicurezza, scioperi o il passeggero sia stato informato della cancellazione entro due settimane prima del volo.
Non si applica il rimborso anche nel periodo compreso tra due settimane e sette giorni prima della data di partenza nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non più di due ore prima rispetto all’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione finale al massimo quattro ore dopo l’orario originariamente previsto.
Il rimborso non c’è anche se la comunicazione arriva meno di sette giorni prima nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non più di un’ora prima dell’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione prescelta al massimo due ore dopo l’orario originariamente previsto.

Cosa fare in caso di overbooking (negato imbarco)

In questo caso le compagnie aeree vendono più biglietti dei posti disponibili, certe che ci saranno cancellazioni. Quando però ciò non avviene, il passeggero non ha la possibilità di imbarcarsi; questo è l’overbooking.

L’overbooking può avere impatti sia a livello personale che lavorativo. Ciò vuol dire che oltre a configurarsi un danno all’individuo, ci potrebbe essere anche un danno patrimoniale a cui la compagnia dovrà dare seguito, a fronte di dovute pezze giustificative.

I passeggeri che subiscono overbooking hanno quindi diritto ad un risarcimento per il danno subito.

In prima battuta, al gate di imbarco la compagnia aerea è obbligata a fare un appello per cercare dei volontari disposti a rimanere a terra. Il volontario cede il proprio posto in cambio di benefici da concordare. Se non ci sono volontari, il passeggero cui viene negato l’imbarco ha diritto a ricevere dalla compagnia aerea una compensazione in denaro tra i 250 euro e i 660, in funzione della lunghezza della tratta.

La compagnia può ridurre l’ammontare della compensazione del 50% nel caso in cui al passeggero venga offerta la possibilità di viaggiare su un volo alternativo. L’orario di arrivo di questo volo non deve però  superare l’orario del volo prenotato originariamente rispettivamente di due, tre o quattro ore a seconda della lunghezza della tratta.

La compensazione pecuniaria va pagata in contanti, con bonifico, con assegno o, d’accordo con il passeggero, con buoni di viaggio e/o altri servizi.

In caso di overbooking insomma si ha diritto al rimborso o alla riprotezione.

Effettuare un reclamo per i motivi sopra

Eventuali reclami devono essere presentati alle compagnie aeree.
Se non vengono fornite risposte adeguate entro sei settimane, si può presentare reclamo:

• alle sedi Enac dell’aeroporto nazionale dove si è verificato l’evento, oppure dove il volo è atterrato per i disservizi avvenuti al di fuori dell’Unione europea, della Norvegia, dell’Islanda e della Svizzera;

• agli Organismi responsabili degli Stati dell’Unione europea, della Norvegia, dell’Islanda e della Svizzera per i voli in partenza e arrivo in quegli Stati.

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