Repubblica Dominicana insolita
Come promesso eccomi qui a scrivere un articolo su una Repubblica Dominicana insolita. Questo perchè questa isola ha bisogno di essere capita a partire dal suo contesto socio-culturale. Questa isola non è solo un paradiso…
Repubblica Dominicana insolita
Chi si reca in Repubblica Dominicana tende a dimenticare un paio di cose assolutamente essenziali che invece non devono mai essere lasciate in secondo piano.
La Repubblica Dominicana si trova sull’isola di Hispaniola, questo nome dovrebbe già accendere una enorme lampadina nella vostra memoria perchè è l’isola sulla quale approdò Cristoforo Colombo nel 1492. L’America venne scoperta qui. Inutile quindi che stia qui a dilungarmi sull’importanza storica dell’isola di Hispaniola.
La vicina Haiti
Voglio però specificare un’altra cosa. Questa isola oggi è divisa in due. A ovest abbiamo Haiti ed ad est la Repubblica Dominicana. Haiti purtroppo ancora oggi è dominata da una terribile dittatura che ha portato la popolazione allo stremo. Fame e miseria sono terribili. A tutto questo vanno aggiunti due eventi naturali pesanti che hanno ridotto Haiti ad affrontare ormai da anni un costante stato di emergenza umanitaria: tutti ricorderete il pesante terremoto del 2010 ma quasi nessuno ricorda l’uragano Jeanne del 2004. Non voglio dilungarmi troppo su Haiti ma queste righe erano essenziali per raccontarvi la Repubblica Dominicana oggi perchè è evidente che la convivenza con Haiti non è facile, ci sono costanti conflitti e situazioni anche piuttosto tese e violente. Se il vostro desiderio è visitare anche Haiti non fatelo alla leggera, informatevi presso le dovute sedi prima di andarci.
Torniamo ora però al viaggio.
Repubblica Dominicana oggi
Parlando con persone del posto, scopro un po’ di cose interessanti. Fondamentalmente gli Haitiani cercano sempre di varcare il confine per lavorare e vivere in una situazione migliore della loro, ma da questa parte si trovano poi a vivere come emarginati. Ecco quindi che ritroviamo anche qui il problema dello sfruttamento, dell’emarginazione e del razzismo. I dominicani di tanto in tanto cacciano via gli Haitiani in modo anche violento.
Scopro anche che in Repubblica Dominicana c’è un pesante problema di alcolismo a tutti i livelli della popolazione, uomini e donne, giovani e vecchi. Questa cosa mi rattrista molto, anche se purtroppo non è un problema raro.
Cosa vedere in Repubblica Dominicana
Ovviamente non è che ho fatto un viaggio cercando di scoprire solo la Repubblica Dominicana insolita e culturale. Voglio anche godermi le spiagge per cui è famosa. Quindi prima mi soffermo sulla zona di Bayahibe, dove faccio base. Poi parto alla volta di Santo Domingo, che è la capitale e la città più grande e caotica ma con un centro coloniale che è stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco. Questa nomina dipende dal fatto che è la prima città fondata nelle Americhe da Cristoforo Colombo.
Il mare della Repubblica Dominicana
Il giorno dopo partiamo per un’altra gita, questa volta verso l’isola di Catalina dove facciamo snorkelling su un fondo di coralli e ci godiamo una meravigliosa spiaggia caraibica. Vengo a sapere che una parte della serie di film Pirati dei Caraibi è stata girata qui. L’estate non è la stagione ideale per andare ai Caraibi, c’è il rischio di uragani e il tempo è instabile, il cielo può essere velato e capitano piogge brevi quasi tutti i giorni. Nonostante ciò fa molto caldo e il clima è piuttosto umido.

I giorni scorrono tranquilli come solo ai Caraibi è possibile, concedendoci ogni tanto rum e Mama Juana. Scopro che in Repubblica Dominicana esiste un meraviglioso e caratteristico Carnevale che però non posso vedere, perché non è il periodo. Chissà, magari un anno tornerò in Febbraio!
Verso la fine della settimana partiamo per un gita nella bellissima Saona, con le sue piscine naturali incredibili e le meravigliose stelle marine giganti. Sono un po’ perplessa dal fatto che la gente non si faccia problemi a tenerle fuori dall’acqua per tanto tempo per fare delle foto, dimenticando forse che sono animali marini e hanno bisogno dell’acqua per vivere. Siate rispettosi e fate la foto con la stella a pelo d’acqua almeno.


Realtà vs sogno
Prima di sbarcare sulla spiaggia di Saona per goderci un pomeriggio di mare cristallino e unico, ci fermiano nel villaggio di pescatori di Mano Juan.
Quella che mi è sembrata una gita spensierata si trasforma presto in una terribile iniezione di realtà.
Arriviano in questo villaggio poverissimo. Qui non hanno acqua dolce se non per l’acqua piovana che viene raccolta e per quella che vanno a prendere in barca a La Romana. Vivono di pesca e di quello che vendono ai turisti. Noto che in un metro quadro ci sono 3 bar. Chiedo quindi poi alla guida se anche qui l’alcol è un problema. Mi risponde che è una cosa drammatica. Ci lascia tempo per girare tra le povere case, che sono più baracche. Fa molto caldo non c’è in giro nessuno.


Nella mia testa si affaccia il pensiero che tutto sommato è anche bello vivere lontano da tutto, giro un angolo ed ecco la mia iniezione di realtà. Non ho fatto una foto perché non mi è parso giusto, sarebbe stata una violazione. C’era questa bambina di circa due anni, che giocava a piedi nudi sopra una montagna di bottiglie di birra vuota, giocava con i vetri rotti tutta indaffarata. Io parlo spagnolo e non sono riuscita a non dirle di stare attenta. La bimba si gira verso di me e mi fa un sorriso enorme, bellissimo, mi dice “Lo so che devo stare attenta ma non ho altro con cui giocare. Hai qualcosa per me?” Ed ecco che il cuore mi si stringe e mi si forma un nodo in gola. Le dico che è una bambina bellissima e proseguo.
Rio Chavon e le mangrovie
Cerco di scrollarmi di dosso questo pensiero mentre proseguiamo la gita verso il Rio Chavon, famoso fiume sul quale sono stati girati film famosi come Anaconda o Apocalypse Now. Vedo le mangrovie, che sono importassime per l’ambiente, bloccano l’entrata ai cicloni. Senza le mangrovie non ci sarebbero molte specie di pesci che vivono solamente qui in questi ambienti salmastri tra mare e acqua dolce.

Dedichiamo gli ultimi giorni di viaggio ad relax più totale.
Spero che abbiate apprezzato il mio appoccio a questa isola che vi ha illustrato una Repubblica Dominicana insolita, più culturale. Quando si viaggia non bisogna soffermarsi alla superficie, ma scavare di più, per scalfire almeno un po’ le apparenze, altrimenti non si viaggia nel modo giusto.
Ho una cugina che vive da anni a Santo Domingo e ha sposato un dominicano. Tutto ciò che dici e ciò che mi racconta anche lei. Santo Domingo non è solo spiagge bianche e mare da favola. La gente vive nella miseria e la deliquenza aumenta di conseguenza.
L’aneddoto della bambina che gioca tra le bottiglie, mi ha fatto scendere una lacrima.
È stato davvero tremendo sono contenta di averti emozionato, nel bene e nel male l’emozione è quello che ricerca ogni viaggiatore