Sudafrica: il paese dei contrasti
Ciao Anime Erranti, sono stata in Sudafrica per il mio viaggio di nozze e ne sono rimasta ammaliata, ecco qui il mio racconto.
Quando andare in Sudafrica
Il momento migliore per visitare il Sudafrica è da Agosto a Novembre circa, dipende però dalla parte di Paese che volete vedere. Noi siamo andati in Ottobre.
Il fuso orario è lo stesso dell’Italia, tranne quando da noi c’è l’ora solare.
La lingua ufficiale è l’inglese. I locali parlano però regolarmente anche Afrikaans, lo Zulu, lo Xhosa e molte altre lingue africane.
La moneta è il Rand sudafricano (ZAR), 1 Euro è pari a 14.74 Rand (conversione di ottobre 2014).
Vi dico subito che dovrete portare vestiti per ogni stagione. Cape Town in Ottobre è freschina, mentre la parte del Paese dove abbiamo fatto il safari è gelida la notte e calda di giorno, c’è un’escursione termica pazzesca.
E ora vi racconto come ho organizzato il mio viaggio.
Come organizzare un viaggio in Sudafrica
Ci siamo affidati alla nostra agenzia di fiducia per farci prenotare i voli internazionali e poi abbiamo contattato una agenzia locale sudafricana, con la quale abbiamo organizzato tutto il resto, transfer, spostamenti, prenotazione di hotel e safari ecc. Potete avere anche delle guide parlanti italiano ma noi, parlando bene inglese, abbiamo scelto anche per una questione economica, di fare tutto con guide sudafricane. Insomma, alla fine ci siamo costruiti un viaggio organizzato con una agenzia locale.
All’arrivo all’aeroporto di Cape Town la guida che ci ha portato in albergo ci ha consegnato un blocchetto di voucher che ci sarebbero poi serviti durante tutto il viaggio. Se avete tempo e voglia di organizzarvi il viaggio vi consiglio questa via perché quasi tutti i tour operator italiani si appoggiano a questa ageniza locale.
Il viaggio è stato molto lungo, praticamente tra volo e scali siamo stati in giro 23 ore. Siamo partiti da Malpensa, per fare un primo stop a Francoforte, poi secondo stop a Johannesburg e infine arrivo a Città del Capo.
Cosa vedere in Sudafrica
Città del Capo (Cape Town) è la città più turistica ed europea del Sudafrica, che già di suo non è uno Stato dall’atmosfera strettamente africana, è un paese che si può definire ricco (rispetto agli altri paesi dell’Africa) ed è molto occidentale, ma questo cambia un po’ in base alle zone.
Città del Capo
Cape Town si trova su una penisola che termina a sud con il famoso Capo di Buona Speranza.
La cima più famosa della città è la Table Mountain, una montagna piattissima da cui si gode, nelle giornate di bel tempo, una vista fantastica 360 gradi su Città del Capo. La visita a questa montagna dura circa 3 ore (scegliendo il percorso più lungo) l’ingresso costa 250 Rand a testa, e, se sarete fortunati, potrete vedere la Procavia del Capo, un animale simile alla marmotta ma il cui parente più prossimo è l’elefante (non chiedetemi come sia possibile!). Questo animale vive solo qui ed è molto simpatico, noi siamo stati fortunati e ne abbiamo visti tre insieme.



L’escursione alla Table Mountain è fattibile da soli, prendendo un taxi o sfruttando i transfer organizzati dagli alberghi, altrimenti c’è il bus turistico l’Hop on – Hop Off , che passa dai punti principali della città e che consiglio di non prendere, questa è una cosa molto turistica che di solito non faccio, ma è un modo comodo di visitare la città in autonomia.
Il centro di Cape Town è davvero raccolto, imperdibile un giro al Waterfront, che è il lungomare di Città del Capo e centro della vita notturna e turistica, dove troverete moltissimi ristoranti (consiglio il City Grill, ci è stato consigliato da una guida ed è davvero ottimo). C’è poi l’Observatory, che è il quartiere dove vivono gli studenti.
La penisola del Capo
Vi consiglio poi di chiedere all’agenzia Welcome, o comunque, se andate con tour organizzato dall’Italia, di prevedere una escursione di una giornata al Capo di Buona Speranza. Questa escursione include anche la visita all’isola delle foche e al giardino botanico di Kirstenbosch, che è dedicato alla flora locale della regione. E’ davvero molto bello.



Durante la giornata di visita al Capo di Buona Speranza vedrete anche i famosi e buffi pinguini del Capo, gli unici pinguini che vivono al caldo, sulla spiaggia di Boulder’s Beach.

Storia del Sudafrica
C’è una cosa fondamentale che non dobbiamo mai perdere di vista andando in questo Paese. L’Apartheid è finita nel 1994. Soltanto 20 anni fa. Questo significa che le divisioni razziali sono tutt’altro che alle spalle. O meglio, avendo parlato sia con guide “bianche” sia “di colore” posso dire che l’uguaglianza oggi c’è.
Tutti hanno gli stessi diritti ma la percezione del diverso è ancora molto forte. I bianchi non sono contenti del governo “nero”, i neri ancora non hanno accesso a cariche direttive importanti e non dimentichiamoci che anche l’istruzione, prima del 1994, ai neri era del tutto negata. Questo significa che le differenze, di ogni tipo, verranno sanate con il tempo, ma la realtà oggi è che, anche se in teoria tutti ora hanno gli stessi diritti, non vederete nessun bianco fare il facchino o l’usciere, così come non vedrete quasi mai neri fare lavori di pregio, alcuni ci sono, ma certamente non è una cosa diffusa. Non ancora. Ci vorrà tempo.
Township
Inoltre, dopo la fine dell’Apartheid, il Governo ha promesso la casa a tutti i sudafricani di colore, tuttavia, questa non è una cosa facile, la gente è molta e le risorse poche, così si sono formate le Township, praticamente delle baraccopoli dove vivono principalmente neri in attesa di ricevere la casa oppure di potersi permettere un alloggio migliore. Non recatevi per nessun motivo in una Township se non con una escursione organizzata.
E’ molto pericoloso ed è uno dei primi dolorosi contrasti sudafricani che vedrete subito. La prima grande Township la vedrete già lasciando l’aeroporto di Cape Town. Subito vi chiederete come è possibile, perché il Sudafrica vi sembrerà subito un paese molto moderno, ma come ho scritto sopra, non dimenticate mai che 20 anni sono pochissimo tempo. Probabilmente che tutti coloro che si trovano a leggere queste righe siano nati prima del 1994. Questo significa che nel caso la vostra pelle sia nera e foste di nazionalità sudafricana, non sareste nati liberi. E’ una cosa che fa molto riflettere.

Dove c’è una baraccopoli vi può capitare anche di vedere dall’altra parte della strada un ricchissimo complesso residenziale circondato da guardie armate ed alte recinzioni elettrificate. Questa è un’altra cosa terribile da vedere ma comprensibile se non ci si dimentica del fatto che c’è ancora una enorme differenza economica e culturale tra le persone. Questo deve essere sempre ben chiaro nella vostra mente durante tutta la vostra permanenza in Sudafrica.
Dove ci sono le township vedrete anche molti bambini, tantissimi e bellissimi.

Sicurezza a Cape Town
Città del Capo ha fama di essere la città più tranquilla del Sudafrica ed è in effetti la località più europea e sicura del Paese. Si dice che sia l’unica città dove uscire la sera è sicuro ma dopo le 21 io onestamente ho avuto un po’ paura. La città si trasforma e anche se mi trovavo al Waterfront, che più turistico e affollato non potrebbe essere, devo dire che non mi sono sentita a mio agio, dal giorno alla notte è davvero tutto diverso.
Non dimenticate che vi trovate in un Paese in cui la criminalità è molto alta e vige la regola di non attirare l’attenzione ostentando oggetti tecnologici e preziosi. Lasciate anche sempre il passaporto in albergo in cassaforte e girate con le fotocopie del documenti. Pensate sempre alla sicurezza e non avrete problemi. Ho anche letto sulla guida che è meglio evitare di prelevare perché le clonazioni sono molto frequenti. Io ho seguito questo consiglio portandomi da casa dei Rand e degli Euro, perciò non so dirvi se sia vero o no, ma meglio non correre rischi inutili.
Robben Island
Da non perdere è la visita a Robben Island, che si trova a dodici chilometri da Città del Capo. E’ l’isola dove si trova la prigione che ha ospitato Nelson Mandela. E’ una gita triste ma toccante che onestamente non può mancare se si visita Cape Town. Le guide bianche vi diranno che è una gita inutile, quelle di colore che non potete perdervela, io sono d’accordo nel dire che non si può perdere.
Abbiamo colto l’occasione di essere in questo Paese in primavera che è un buon momento anche per andare a vedere le balene, sempre con una guida che ci ha portato ad Hermanus. Una esperienza stupenda, se non fosse che il mare ha avuto la meglio su di me, non dimenticate a casa le pastiglie anti-nausea!
Safari in Sudafrica
Dopo 6 giorni in questa parte del paese ci siamo recati alla Madikwe Game Reserve per 4 giorni di safari fotografico.
Per arrivare a questa riserva di deve prendere un volo per Johannesburg e poi fare 4 ore di macchina che abbiamo fatto con transfer privato. Non si può però andare in Sudafrica senza fare un safari, nell’articolo che ho scritto con il . racconto del mio safari vi dico tutto quello che c’è da sapere su come fare un safari e soprattutto ci sono tutte le foto più belle che ho fatto agli animali, almeno secondo me. Andate a dare un’occhiata!
Oggi da casa, guardando i documentari naturalistici mi trovo a sorridere sentendo i suoni della natura che ho sentito durante il safari.
Mi trovo a seguire le notizie che arrivano dal Sudafrica con una maggiore consapevolezza ed empatia. E’ un paese che va visitato cercando di approfondire con le guide locali e la gente la sua storia recente. Va assaporato e capito e vanno seguiti i suoi sviluppi.
Ci sarebbe da scrivere moltissimo su questo paese. Certamente il Sudafrica di oggi è un paese di contrasti, non saprei come altro definirlo. E’ un paese bellissimo che si trova ad affrontare problemi ancora molto recenti e difficili ma è un paese che ti entra sottopelle, come succede spesso con l’Africa.
Belle le tue riflessioni sulla necessità di tempo affinché il Sud Africa possa respirare a pieni polmoni la parità di diritti tra le persone. Il resto, chissà, forse potrebbe tornarmi utile per un prossimo viaggio. In pratica il Sud Africa è tra i miei progetti di viaggio. Ti farò sapere! 😉
Grazie! È un paese magnifico! Vorrei aver avuto più tempo, ma è uno dei viaggi più belli che ho fatto fino ad ora
Ho letto con piacere il tuo articolo. Noi faremo un viaggio in autonomia, quindi strutturato un po’ diversamente, però molte info mi sono utili e me le sono segnate! Grazie
prego! Se hai dubbi mentre organizzi prova a chiedere!
Ciao, io parto domenica prossima. Sono molto curiosa di vedere Cape Town ma rispetto al safari, invece, sono un po’ preoccupata. Non ho grande feeling con gli animali e dovrò proprio controllarmi in caso di avvicinamento ? il problema è che essendo anche un viaggio di lavoro, non potrò rifiutare. Speriamo bene ?
In che parco vai? I ranger sanno quello che fanno, è sicuramente spaventoso avvicinarsi tanto agli animali ma anche estremamente emozionante
Pilanesberg Park
Non lo conosco, se è una riserva privata andrai molto vicina, se è statale non si può fare fuori pista.
Grazie per l’informazione. Devo capire… Non sono io che organizzo ?
Comunque sarà stupendo?
Speriamo! ???
Il Sudafrica mi affascina moltissimo proprio per i suoi contrasti e non vedo l’ora di poterlo visitare. Sicuramente i pinguini sono uno degli animali da non perdere!
sì! sono davvero molto simpatici, però secondo me l’esperienza da non perdere è il safari.
Ho letto con molto piacere il tuo articolo; in Sudafrica ho lasciato un pezzo di cuore e mi piacerebbe molto tornarci, sia per fare un altro safari che per vedere alcune zone che ancora non sono riuscita a visitare.
é un paese davvero meraviglioso, anche io ci ho lasciato un pezzo di cuore!