Vesciche ai piedi durante i trekking: le calze da trekking

Le vesciche ai piedi durante i trekking sono l’incubo di ogni escursionista. Io ne soffro molto ma negli anni ho imparato alcuni trucchi che fanno sì che le vesciche non si formino quasi più.

In questo articolo ti svelerò i trucchi per evitare le vesciche ai piedi, in particolare nel secondo paragrafo, dove ti spiego anche perchè usare le calze da trekking è molto importante.

Quando si va in escursione, i piedi sono quelli che soffrono di più. E’ infatti molto importante tenere in considerazione alcune cose per evitare che si formino vesciche, soprattutto in caso di trekking di più giorni.

Perchè si formano le vesciche ai piedi durante i trekking

Come tutte le cose, bisogna sapere perchè si formano le vesciche ai piedi durante i trekking. La causa più comune che porta alla formazione delle vesciche ai piedi durante il trekking è lo strofinio ripetuto tra pelle e scarpe.

Quando si fa trekking si cammina per molte ore e ogni passo può provocare lo sfregamento di una parte del piede, che poi, dopo un po’ di tempo, si irrita.

A questo punto, per difesa, nella parte che sfrega di più si forma del liquido.

Nella foto qui sotto ci sono le zone in cui più facilmente si formano le vesciche ai piedi durante i trekking.

luoghi formazione delle vesciche ai piedi

Come evitare la formazione di vesciche ai piedi durante i trekking

Ci sono alcuni accorgimenti da attuare per evitare che si formino le vesciche ai piedi durante i trekking:

  • scegliere le scarpe giuste e controllare lo stato delle scarpe;
  • usare le calze da trekking tecniche;
  • usare il cerotto a nastro;
  • medicare la pelle.

Questi sono di fatto i consigli più utili. Vediamoli uno a uno.

Scegliere le scarpe giuste e controllarne lo stato

Le scarpe devono sostenere bene il piede e il loro stato va controllato a inizio stagione.

Quando si sceglie uno scarpone da trekking non bisogna guardare il prezzo, l’importante è che abbia le giuste caratteristiche per il tipo di percorso che andiamo a fare e per la conformazione del nostro piede.

Se non sono quelle giuste il rischio è di farsi male. Bisogna scegliere il numero giusto: non troppo stretto e nemmeno troppo largo.

Scarpe troppo strette fanno male e scarpe troppo grandi fanno muovere il piede aumentando di fatto la frizione che porta alla formazione di vesciche ai piedi durante il trekking.

Anche controllare lo stato delle scarpe è importante. A inizio stagione bisogna controllare le condizioni della suola e del rivestimento interno e cambiare gli scarponi appena iniziano a degradarsi.

Infine, quando compri scarponi nuovi, usali per percorsi brevi prima di farci un trekking lungo. Io consiglio sempre di comprare scarpe di buon livello, investendo una cifra media: scarpe di buona qualità evitano molti problemi di dolore ai piedi e vesciche e in genere hanno suole prestati e sistemi anti distorsione che aiutano moltissimo.

Usare calze da trekking

Sembra una cosa banale, ma bisogna usare delle calze pensate apposta per il trekking, che aiutino a ridurre la formazione di vesciche ai piedi e lascino respirare il piede.

Le calze da trekking hanno un ruolo centrale per il benessere del piede durante il trekking.

Le calze tecniche da trekking hanno un elastico sul collo del piede che serve per tenere ferma la calza e ridurre l’attrito con il piede, inoltre i materiali tecnici permettono la traspirazione del piede senza sudare.

Devi però scegliere le calze da trekking giuste per il tipo di attività che fai e in base alla stagione in cui vai a fare trekking

Tra le mie calze preferite ci sono quelle realizzate da Calze GM, un marchio italiano “made in Trento” che realizza calze da trekking dal 1960.

Calze GM realizza i suoi prodotti con la massima attenzione per l’ambiente e per gli animali, usando solo filati bio e avendo cura di scegliere allevanti che non maltrattano gli animali.

Calze GM realizza calze tecniche per ogni attività e on ogni calza troverai la massima vestibilità e un mix di materiali organici e tecnici, studiati per garantire il massimo comfort e le migliori prestazioni.

In particolare io apprezzo molto la doppia ammortizzazione in punta e sul tallone, lì dove serve di più.

Le calze da trekking possono davvero fare la differenza, quindi usale sempre.

Usare il cerotto a nastro

Forse non tutti saranno d’accordo, ma se sai di avere zone dove spesso si formano le vesciche, usa il cerotto a nastro in via preventiva, incerottando anche la parte superiore del collo del piede, come se fosse una garza.

Questo accorgimento, insieme alle calze da trekking, aiuta a diminuire l’attrito e ridurre le vesciche. In base alla mia esperienza (e per come sono fatti i miei piedi) il cerotto a nastro è molto più efficace dei cerotti fatti apposta per le vesciche.

Ecco un esempio di cerotto a nastro su Amazon

Medicare la pelle

Aiuta molto anche usare una crema a base di ossido di zinco e magnesio silicato micronizzati. Queste creme hanno tre funzioni:

  • diminuire l’attrito con le calze o le scarpe;
  • ammorbidire la pelle;
  • le polveri di zinco e magnesio tengono il piede più asciutto.

Ecco un esempio di crema su Amazon (anche se è per il viso va bene anche per i piedi).

Come curare le vesciche ai piedi

Cosa fare se, nonostante tutti gli sforzi, le vesciche si formano lo stesso? A questo punto l’unica cosa da fare è curarle:

  • Disinfetta la vescica;
  • Buca la bolla di liquido con una siringa sterile;
  • Schiaccia delicatamente la vescica fino a che il liquido esce tutto e la pelle rimane incollata;
  • Non tagliare la pelle che formava la vescica, dovrà rimanere come bendaggio naturale;
  • Disinfetta ancora una volta la pelle e copri il tutto con garza e cerotto;

Ecco qui, ho concluso la guida su come prevenire la formazione di vesciche ai piedi durante il trekking. Spero che i consigli ti siano utili!

Articolo realizzato in collaborazione con Calze GM

21 thoughts on “Vesciche ai piedi durante i trekking: le calze da trekking

  • So bene cosa siano le vesciche e quanto dolorose possano essere, non faccio trekking, però ho i piedi estremamente delicati e ogni volta che acquisto un nuovo paio di scarpe devo stare molto attenta nella scelta!

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    • eh sì, alcuni accorgimenti comunque aiutano, potresti provare con calze tecniche e crema quando viaggi e sai di dover camminare molto.

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  • Ammetto di avere i piedi molto delicati e a ogni escursione sono soggetta a vesciche , pur utilizzando una calzatura tecnica e i calzini prettamente per il trekking. Proverò ad utilizzare i cerotto come da te suggerito.

    Risposta
    • sì, il cerotto e questa crema possono aiutare, miracoli non ne fanno ma aiutano.

      Risposta
  • Purtroppo le vesciche sono un male quasi inevitabile durante le passeggiate in montagna ma con gli accorgimenti che hai suggerito tu possono sicuramente aiutare a prevenirle.

    Risposta
    • io da quando li metto in pratica ho visto che la situazione è davvero migliorata!

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  • Questa cosa di usare il cerotto a nastro mi sembra ottima. Non faccio molto trekking e ogni volta che mi metto gli scarponi mi vengono le vesciche. Grazie per dritte

    Risposta
  • Ho provato più di una volta l’infinita felicità di una bella vescica durante una camminata. Oltre a non essere piacevole, è limitante e non ti permette di godere della camminata. Porto sempre i famosi cerotti perchè spesso mi succede con scarpe già collaudate ma che a distanza di un anno decidono di dare fastidio.

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    • io coi cerotti classici proprio non mi trovo, perchè si staccano subito comunque… preferisco trasformarmi in una “mummia” di cerotto a nastro 😀

      Risposta
  • Le veschiche… Un vero e proprio incubo! Non solo per le scarpe da trekking ma anche per i sandali, ne so qualcosa! Quelle sul mignolo poi sono davvero tremende… Grazie della tua guida, sempre da tenere a mente!

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  • Grazie, articolo utilissimo! Lo consiglierò anche ai miei amici compagni di camminate. Al cerotto a nastro non ci avevo mai pensato, proverò!

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    • Prova sia il cerotto sia la crema, sono entrambi accorgimenti ultili, poi certo, per i miracoli ci dobbiamo attrezzare 😀

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  • Interessante il tuo articolo, diciamo che durante i trekking non ho il problema delle vesciche ma mi è già capitato un paio di volte di perdere l’unghia del pollice (con il tempo diventa nera) perchè evidentemente in discesa il piede “batte” in continuazione contro lo scarpone… Dovrei trovare un qualcosa per proteggere le dita a questo punto.

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  • Anche a me escono le vesciche nonostante non faccia trekking. Mi capita quando camminno per parecchio tempo e quindi questi tuoi consigli mi saranno sicuramente utili per eviterne la comparsa.

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    • Provaci e fammi sapere, certo, miracoli non ne fanno ma riducono molto.

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  • Non ho mai pensato di utilizzare calze tecniche per scongiurare le veschiche. Anche l’idea del cerotto a nastro è molto interessante! Grazie come sempre per questi post super-utili!

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    • Eheh dopo un po’ di tempo si fa di necessità virtù e si provano tutte per sopravvivere alle vesciche!

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  • Mi hai fatto tornare in mente la prima volta in cui sono andata a fare trekking: non avevo un paio di scarponcini così li ho chiesto in prestito a un’amica che porta appena mezzo numero in più di me. Errore madornale: lo sfregamento del tallone avanti e indietro mi ha fatto patire le pene dell’inferno, soprattutto al ritorno.
    Non ho mai usato i cerotti a striscia e mi sembrano molto utili!

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