Cosa mettere nello zaino da trekking
Quando si parte per una escursione in montagna è bene avere con sé uno zaino da trekking ben organizzato. Ma cosa mettere nello zaino da trekking? Oggi rispondo a questa domanda.
Caratteristiche dello zaino da trekking
Inizio con il dire che, almeno secondo me, non può esserci uno zaino che va bene per tutti i trekking. Quindi decidere cosa mettere nello zaino da trekking dipende da cosa devi fare.
Se devi stare via una giornata soltanto, ti basterà un piccolo zaino e poca roba, se devi stare via più giorni è ovvio che le dimensioni e le esigenze saranno diverse. In questo articolo parlo delle caratteristiche di uno zaino da trekking per un’escursione di una giornata.
Lo zaino da trekking per me deve essere:
- leggero come struttura in sé;
- capiente;
- avere diverse cerniere e tasche dove infilare oggetti come borraccia dell’acqua e bastoncini da trekking;
- avere dei punti ed elastici dove legare varie cose.
Inoltre, io mi trovo comoda con uno zaino da trekking che abbia dei legacci che aiutano a scaricare il peso dalle spalle. Il mio zaino da trekking ha dei legacci che girano attorno al corpo.
Senza questi legacci, sulle spalle avrei decisamente più peso e alla sera sarei davvero KO. Questi zaini sono in vendita in qualsiasi negozio che si occupa di attrezzatura da montagna e articoli sportivi.
Sono inoltre utili gli zaini che hanno sulla schiena dei punti di appoggio, che lasciano passare l’aria in modo da non far sudare la schiena.
Cosa mettere nello zaino da trekking
Secondo me alcune cose non devono mai mancare nello zaino da trekking. Ognuno di noi ha le sue esigenze. Per me le cose essenziali sono:
- mantelle da pioggia;
- coprizaino da pioggia;
- ghette da pioggia;
- coperta da pic-nic con fondo impermeabile;
- kit di pronto soccorso;
- pomata al cortisone per eventuali punture d’insetto;
- pinzetta levazecche e repellente per zecche;
- cerotti;
- acqua;
- cibo e snack vari;
- fazzoletti e salviette umide
- fischietto e torcia per attirare l’attenzione in caso di difficoltà;
- carta topografica e/o guida escursionistica del percorso, per non avere mai sorprese.
Perché portare una pinzetta levazecche
Le zecche sono purtroppo un fastidio che può capita all’escursionista. Avere con sé una pinzetta levazecche vuol dire intervenire subito nel caso tu ti accorga di averne presa una.
Più tempo la zecca rimane attaccata, più ci sono possibilità che possa rigurgitare il suo pasto e quindi aumentare anche le probabilità che possa trasmettere malattie, tra cui la malattia di Lyme e l’encefalite.
Toglierle tempestivamente è quindi molto importante, facendo però attenzione ad usare un apposito strumento affinché non resti incastrato nella pelle il suo rostro (becco), che altrimenti dovrà essere rimosso chirurgicamente.
Perché portare una torcia e il fischietto
Se ti trovi in difficoltà e non sei nella condizione di chiamare il Soccorso Alpino per qualsiasi motivo, è necessario cercare di attirare l’attenzione di altri escursionisti emettendo dei fischi con il fischietto e/o segnali visivi con la torcia. In questo caso bisogna emettere 6 segnali al minuto (1 ogni 10 secondi) e ripetere dopo una pausa di un minuto.
Se invece devi rispondere ad una richiesta di aiuto i segnali da emettere saranno 3 al minuto (1 ogni 20 secondi) da ripetere dopo un minuto.
Se notassi un elicottero che sorvola la zona c’è un segnale da conoscere per attirare o meno l’attenzione: alzare entrambe le braccia vuol dire che si ha bisogno d’aiuto, alzare un solo braccio (o meglio… mettere le braccia in diagonale, come a voler formare la stanghetta centrale della lettera N) indica che non si è in difficoltà.
Organizzare lo zaino da trekking
Una volta compreso cosa mettere nello zaino da trekking, bisogna decidere come organizzarlo.
Sicuramente tenere nelle tasche più facili da raggiungere gli oggetti utilizzati più di frequente. A questo proposito può essere utile anche avere un marsupio in modo da non dover tirare giù lo zaino dalle spalle per ogni cavolata.
Nelle tasche laterali può essere messo tutto quello che bisogna avere sempre a portata di mano come ad esempio la borraccia dell’acqua. A seconda dei trekking da fare potresti aver bisogno anche di cartine geografiche e bussola o gps.
I bastoncini da trekking dovrebbero essere fissati con degli elastici o le cinghie dello zaino stesso nelle tasche ai lati dello zaino in modo che siano a portata di mano comodi.
Ovviamente in caso di trekking di più giorni ci sarà bisogno di altra attrezzatura come sacchi a pelo, materassini, attrezzatura da cucina, e ci sarà ovviamente bisogno di uno zaino da trekking più grande e performante.
In ogni caso, a grandi linee, ti ho detto cosa mettere nello zaino da trekking, poi un po’ di personalizzazione ci sta.
Per te cosa non deve mancare assolutamente?
Nel mio zaino c’è anche:
Carta igienica;
Coltellino;
Salvietta piccola;
Sacchetto per rifiuti se si ha cibo o altro;
Una pila.
E buona passeggiata
Ognuno di noi poi personalizza. Buona passeggiata a te!
Utilissimi come sempre i tuoi consigli. Prendo nota perché alla fine mi dimentico sempre qualcosa ?
leggi anche gli altri commenti, che magari qualcuno porta cose diverse da me!
Mi annoto i tuoi suggerimenti perché un vero e proprio zaino da trekking non l’ho mai preparato e mi sono sempre limitata a uno zainetto molto “minimal” per le passeggiate in montagna!
Molto spesso non si usa nemmeno un quarto delle cose, ma se servono ci devono essere.
Ne abbiamo appena comprato uno questa estate, in vista dei.numerosi trekking che avremmo poi fatto. Anche noi abbiamo puntato su leggerezza e tante tasche e cinghie dove agganciare qualsiasi cosa!
Come sempre, un’ottima guida per aiutare chi è alle prime armi in fatto di trekking: non è per niente scontato sapere cosa mettere dentro e come organizzare lo zaino!
Grazie, ci sono proprio i basics!