Montagne con nomi strani
Ci sono alcune montagne con nomi strani, davvero strani! Alcuni sono davvero divertenti. Oggi mi soffermo su quelle della mia regione, ma ovviamente non vedo l’ora di leggere nei commenti le montagne con nomi strani nella tua regione!
Cinque montagne con nomi strani in Lombardia
In Lombardia ce ne sono parecchie di montagne con nomi strani. Eccone alcuni.
Pizzo Badile, provincia di Sondrio
Il Pizzo Badile è la vetta più nota della val Bregaglia, che si trova tra l’Italia e la Svizzera. Il Pizzo Badile è collocato tra Val Masino e la val Bondasca, in provincia di Sondrio.
Per gli amanti dell’arrampicata, la parete nord del Pizzo Badile rappresenta una delle classiche vie, seppur non priva di difficoltà. Il nome di questo monte evoca uno strumento di lavoro.
E’ proprio da lì che arriva il suo nome strano: la forma trapezoidale che ricorda un badile. Lo vedi anche nella foto di copertina di questo articolo, che rappresenta proprio il Pizzo Badile.
Monte Disgrazia, provincia di Sondrio
Il Monte Disgrazia si trova in Valtellina e si trova tra Valmalenco e la val Masino, non lontano dalla meravigliosa Val di Mello,. Tra le montagne con nomi strani è quello con il nome che evoca alcune cose negative.
In realtà non c’è nessuna tragedia all’origine del nome. In realtà deriva semplicemente dall’ italianizzazione del toponimo lombardo des’giascia, che vuol dire “disghiaccia”.
Passo di Baciamorti, provincia di Bergamo
Il nome di questo passo è forse il più strano tra le montagne con nomi strani in Lombardia. Il passo di Baciamorti collega la Valle di Cassiglio e la Val Taleggio. Non immaginare però cose macabre all’origine di questo nome…
C’è solo una lenta ma strana variazione del nome nel corso del tempo, dal latino «Maxione Mora» in Masamoro e Vasamor.
Le Quattro Matte, provincia di Bergamo
Le guglie rocciose delle Quattro Matte si vedono dal lato orientale della Presolana. Le Quattro Matte sono sicuramente montagne con un nome strano… o meglio… delle guglie con un nome strano.
L’origine del nome è legata ad una leggenda. Si narra che queste guglie in tempi antichi fossero quattro sorelle (Erica, Gardenia, Genzianella e Rosina). Un giorno, mentre erano nel bosco per raccogliere legna, s’imbatterono in un gruppo di folletti. Condivisero con loro tempo e cibo e prima di tornare a casa, promisero loro che si sarebbero rincontrati.
Le sorelle però mentirono e questo fu visto dai folletti come una presa in giro. I folletti quindi, molto arrabbiati per la bugia, cantarono una canzone che fece impazzire le quattro sorelle e le tramutò in pietra. Quindi insomma, se incontri dei folletti occhio a farli arrabbiare!
Monte Avaro, provincia di Bergamo
Il Monte Avaro si trova in alta Valle Brembana. Il suo nome deriva, secondo la leggenda, dal vecchio proprietario del monte. Questo tizio pare fosse una persona molto taccagna, tanto che la gente della zona aveva preso a chiamarlo “Avaro” o “Avarù”. Da qui nasce quindi il nome di questo monte.