Val Fiscalina e giro dei rifugi della Val Fiscalina
La Val Fiscalina è molto piccola, si estende per soli 4,5 km, ma è una delle valli più belle e suggestive della Val Pusteria. La Val Fiscalina è una meta turistica amata soprattutto da chi vuole rilassarsi ed è in cerca di tranquillità.
Per la sua bellezza, la Val Fiscalina è molto amata anche dalle famiglie con bambini perché non è molto in pendenza e ci sono molti boschi, prati e malghe a renderla ideale davvero per tutti.
All’imbocco della Val Fiscalina ci sono infatti enormi prati ombreggiati da boschi di larici. All’inizio dell’estate in particolare, la Val Fiscalina è davvero stupenda perché i prati si riempiono di fiori, in particolare di primule, crochi e genziane. Poi durante l’estate sono i fiori di campo a riempire gli occhi di bellezza.
La Val Fiscalina è famosa, oltre che per la sua bellezza, per una delle escursioni più belle in zona: il giro dei rifugi della Val Fiscalina.
Come arrivare in Val Fiscalina
Val Fiscalina è situata in una conca verdissima (come si vede in copertina e nelle foto qui sotto) e la si raggiunge da San Candido seguendo la SS52 verso Sesto. Per arrivare in Val Fiscalina, dopo aver superato Sesto dovrai recarti nella frazione Moso. Una volta superato l’Hotel Bad Moos, lascia la macchina nel parcheggio antistante il Rifugio Piano Fiscalino.
In alternativa, se desideri arrivare solo fino al rifugio Fondovalle (vedi le indicazioni nel paragrafo sotto) puoi parcheggiare nella zona sportiva di Sesto e allungare la passeggiata fino al rifugio.


La meridiana di Sesto
Una curiosità su questa zona… La Val Fiscalina è circondata da montagne che fanno parte della “Meridiana di Sesto”. Si tratta di una vera e propria meridiana naturale, solo che questa è fatta di montagne! È la posizione delle montagne che permette infatti di conoscere le ore in base alla posizione del sole rispetto alle cime delle montagne.
Per facilitare il compito, le vette delle montagne che fanno parte della Meridiana di Sesto hanno il nome delle ore:
- Cima Nove (Pala di Popera);
- Cima Dieci (Croda Rossa di Sesto);
- Cima Undici;
- Cima Dodici (Croda dei Toni);
- Cima Una.
Come detto, il nome delle cime dipende dal fatto che se si guarda il sole di mezzogiorno si noterà che si posiziona proprio dietro a Cima Dodici. Anche il nome del paese di Sesto Pusteria, in tedesco Sexten, avrebbe un’origine legata ai numeri. Per gli antichi Romani, infatti, la “Hora Sexta” era mezzogiorno.
Cosa vedere in Val Fiscalina: il Giro dei rifugi
Questa escursione, che prevede il giro dei rifugi della Val Fiscalina, è uno dei grandi classici da fare in Val Fiscalina. È una escursione piuttosto impegnativa, come si vede dai dati tecnici in fondo. Questa escursione prevede un percorso ad anello che passa attraverso i paesaggi più belli delle Dolomiti. Attenzione però, richiede una certa preparazione fisica!
Questa escursione si chiama “giro dei rifugi della Val Fiscalina” perchè passa attraverso alcuni rifugi davvero famosi:
- Il Rifugio Locatelli alle Tre Cime;
- Il Rifugio Comici;
- Il Pian di Cengia, che è il più alto rifugio del Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto.
Giro dei rifugi della Val Fiscalina: verso il Rifugio Fondovalle
Dopo aver lasciato l’auto all’Hotel Badmoos (che consiglio in caso tu voglia rilassarti in un centro benessere), lì nei pressi noterai un piccolo ponticello. Dopo averlo superato segui i segnavia 102 e 103 che passano attraverso il fondo della Val Fiscalina, che è ricca di bellissimi boschi e prati verdi. Questo primo tratto di sentiero è adatto anche ai passeggini.
La strada prosegue comoda e in leggera salita fino al Rifugio Fondovalle, che rappresenta anche la fine dell’escursione per le famiglie con bambini e per gli escursionisti meno allenati.
Giro dei rifugi della Val Fiscalina: in direzione Comici e Locatelli
Al bivio nei pressi del Rifugio Fondovalle dovrai ignorare le indicazioni del sentiero 122 e mantieni la destra sul sentiero 102-103. Da qui inizia la salita verso la Val Sassovecchio, al cui imbocco si trova un nuovo incrocio.
Adesso dovrai ignorare il sentiero 103 diretto al Comici, dato che lo percorrerai in discesa al ritorno. Dovrai invece iniziare la ripida salita lungo in vallone nei pressi del letto del Rio Sassovecchio. La fatica è ripagata dalla bellissima vista sulla Cima Una.
Ad un certo punto la salita si fa meno ripida e dovrai fare attenzione a girare a destra continuando in salita fino ad una cascata. Raggiunta la cima di questo gradone ti meriti una pausa per goderti la vista sulle Crode dei Piani e sul Monte Paterno.

Quando vorrai rimetterti in marcia lascerai alle spalle il Rio Sassovecchio e tornerai salire verso la Torre di Toblin. A questo punto le Tre Cime non sono lontane e noterai presto la Conca dell’Alpe dei Piani con i relativi laghi.
A questo punto avrai camminato per circa tre ore. Adesso dovrai lasciare i laghi in basso e continuare costeggiando i ghiaioni alla base della Torre di Toblin.
Da questo punto comincerai a vedere le Tre Cime e raggiungerai presto il Rifugio Locatelli, dopo quattro ore dalla partenza. Qui sarai in uno dei posti più belli del mondo, con una delle viste più appaganti di tutte le Dolomiti.

Verso il Rifugio Pian di Cengia
Quando avrai riposato a sufficienza, individua il segnavia numero 101 che passa in discesa sotto guglie rocciose dalle forme più strane.
Dovrai attraversare il ghiaione tra il Monte Paterno e le Crode dei Piani, risalendo a zig-zag una gola che finisce nella Forcella del Pian di Cengia, da cui si gode un altro panorama incredibile sull’Alpe dei Piani e sulle Dolomiti di Sesto.
Da qui finalmente c’è un tratto in piano! Il sentiero si dipana ora su un crinale roccioso, poi dovrai affrontare una sporgenza pianeggiante (la cengia appunto) resa più facile da travi di legno, dopo la quale arriverai al Rifugio Pian di Cengia.
Non è comunque un passaggio facile per chi non è esperto. In questo punto sarai a cinque ore dalla partenza. In questa zona non è difficile avvistare quel che resta di antiche trincee e fortificazioni della Prima Guerra Mondiale.
Casa… finalmente!
Per completare il Giro dei rifugi della Val Fiscalina non resta che tornare a casa! Riprendi quindi il sentiero 101 salendo verso il Passo Fiscalino. Continua sul sentiero ignorando i tunnel che ti porterebbero verso vie ferrate.
La strada è finalmente in discesa e attraversa un anfiteatro. Superato l’anfiteatro, ritroverai i prati sotto la Croda dei Toni. Qui dovrai camminare nel letto di un torrente per un breve tratto, fino ad arrivare nei pressi del Rifugio Comici. Complimenti! Se hai resistito fino a qui hai conquistato simbolicamente tutti i rifugi di questo Giro dei rifugi della Val Fiscalina.
Continua a scendere attraverso il sentiero 103. Il sentiero attraversa un bosco di larici prima e il Rio Fiscalino poi. Prima di tornare alla macchina dovrai attraversare gli ultimi ghiaioni rocciosi sotto Cima Una, ripassando dalla Val Sassovecchio.
All’ultimo bivio segui il sentiero 102, che ti riporterà al Rifugio Fondovalle e quindi all’auto.
Dati tecnici
Durata: 9 ore
Lunghezza: 19 km
Dislivello: 1200 metri
Difficoltà: EE (CAI).
Luoghi di cui mi sono innamorato circa tre anni orsono,partendo proprio dalla valle fiiscalina abbiamo raggiunto il Locatelli con mia moglie,poi nel 2020 dal rifugio Auronzo ancora le mitiche Tre cime ed il monte Paterno.
Chissà se le mie ginocchia mi permetteranno di poter tornare….
te lo auguro! sono luoghi unici al mondo!