Val San Nicolò in Val di Fassa
La Val San Nicolò in Val di Fassa è un piccolo gioiello di una grande bellezza, nonché un’escursione facile e adatta a tutta la famiglia.
Oggi ti spiego come arrivarci e quali indicazioni seguire per questa escursione.
Questa magica valle è circondata dalle cime più belle di questa zona: Cima Undici e Cima Dodici, i Monzoni, Costabella, Cima Uomo e Col Ombert.

Come arrivare in Val San Nicolò in Val di Fassa
La Val San Nicolò si raggiunge da Pozza di Fassa.
Dal 2018 la strada che sale in valle è chiusa e quindi si può arrivare in valle in auto da Pozza di Fassa fino alla località Vidor.
Lì dovrai parcheggiare e poi avrai diverse possibilità per raggiungere la valle:
- salire a piedi (vai in fondo all’articolo per i dati tecnici, in modo da decidere meglio)
- prendere il bus navetta fino a località Sauch
- prendere il trenino da Pozza di Fassa fino a Baita Ciampiè.
Il bus navetta e il trenino non sono attivi in tutte le stagioni, quindi consiglio di verificare i periodi di attività del servizio e i prezzi sul sito dell’ente turistico locale a questa pagina.


Escursione in Val San Nicolò in Val di Fassa: il sentiero
Ho realizzato questa escursione grazie all’Istituto Tutela Grappa del Trentino, che in collaborazione con l’Associazione Italiana Travel Blogger ha organizzato un blogtour alla scoperta delle valli della grappa trentina.
L’escursione che racconto parte dal punto di arrivo della navetta, in località Sauch.
Come dicevo, è possibile salire a piedi, ma in questo caso devi allungare il percorso. Vai in fondo all’articolo per vedere i dati tecnici e decidere cosa fare.
Da località Sauch si apre davanti a te una bella strada asfaltata, che sale con un dislivello molto dolce.
Questo la rende adatta alle escursioni con i bambini, anche con passeggino da trekking, fino a Baita delle Cascate.
Ai lati della strada noterai dei cartelli che raccontano la leggenda di Similuce, una bella ragazza cresciuta da Re Laurino (di cui ho già parlato in occasione della leggenda dell’Enrosadira) che deve affrontare orchi e streghe per arrivare alla Marmolada.
Prosegui sulla strada asfaltata fino ad arrivare a Baita Ciampié. Da qui la strada diventa sterrata, e dopo circa 500 metri si raggiunge un monumento che raccoglie i nomi dei comandanti dei vari reparti militari schierati nella zona tra il 1915 e il 1916, durante la Prima Guerra Mondiale.

Prendi adesso il sentiero di destra, seguendo il segnavia che indica le cascate. Il sentiero ti farà attraversare il torrente e ti troverai in un bosco di larici fino ai prati di Forcia.
Qui noterai un secondo monumento dedicato alla guida alpina Josef Premstaller, deceduto sul Costabella nel 1916.
Vicino c’è una baita che fu sede del Comando militare austro-ungarico, come indicato dalla targa.
Da qui la destinazione finale è ormai vicina: manca poco a Baita alle Cascate.
La baita prende questo nome perchè si trova vicino alle cascate formate dalla sorgente del Rio San Nicolò.

Il sentiero dei Russi
Poco prima della baita, noterai le indicazioni per il sentiero 641, conosciuto come “Sentiero dei Russi”.
Durante la Prima Guerra Mondiale in Val San Nicolò fu costruito un accampamento militare al servizio del fronte di Costabella.
Ai tempi, fu necessario costruire una strada per l’approvvigionamento di materiale, cibo e munizioni.
Questa strada era nascosta rispetto alle vie tradizionali e questo permetteva di non essere scoperte durante queste operazioni di trasporto.
Venne costruita dai prigionieri russi e pertanto prese in nome di “strada dei Russi”.
E’ possibile percorrere la strada dei Russi come alternativa per tornare al parcheggio di Sauch, attraversando un fitto bosco di abeti.
Se scegli questa alternativa tieni presente che non è fattibile col passeggino.


Verso Passo San Nicolò
Volendo, se hai ancora voglia di camminare, puoi proseguire fino al Passo San Nicolò fino al Rifugio San Nicolò.
Il sentiero, segnato dal n. 608 e detto anche Pociace, si prende sulla sinistra, passa nel bosco e si sviluppa tutto in salita per circa un’ora.
Una volta in cima potrai goderti la vista sulla Marmolada e sulla Val Contrin. Il sentiero sostituisce il vecchio sentiero che tendeva a franare, motivo per cui ne è stato tracciato uno nuovo.
Questo tratto di escursione non è percorribile nemmeno con il passeggino da trekking.
Per valutare se la cosa fa per te calcola che dovrai aggiungere 367 metri di dislivello che si sviluppano in circa 2 km, quindi non proprio in piano.
Essendo stato tracciato in tempi recenti, il nuovo sentiero sale a serpentina, in modo da permettere di riprendere fiato e non spezzare le gambe.
Altre escursioni in Val di Fassa e nei dintorni
La Val di Fassa offre davvero molto da vedere, alcune escursioni sono davvero famose e quindi preferisco consigliarti una paio di alternative meno famose ma appaganti in ugual modo:
- scopri la vicina val di Cembra e la tradizione della grappa
- fai un’escursione in Val Monzoni, proprio accanto a Val San Nicolò
Escursione in Val Monzoni
L’escursione in Val Monzoni è proprio qui vicino. La Val Monzoni è, infatti, adiacente alla Val San Nicolò ma è molto diversa.
E’ una valle decisamente più alpina e stretta, che sale con un dislivello più deciso. Anche questa escursione parte dal parcheggio Vidor.
Consiglio di prenderla in considerazione perchè è davvero bella e meno nota di tante altre. Scopri qualcosa in più sul’escursione in Val Monzoni.
La Val di Cembra e la grappa trentina
Come avrai intuito sopra, qui siamo in un territorio importante per la produzione della grappa trentina.
Essere in Val di Fassa ti permetterà di arrivare con facilità alla vicina Val di Cembra, una valle trentina a vocazione decisamente meno turistica ma fortemente legata alla distillazione della grappa.
Ho scoperto questo mondo grazie all’Istituto Tutela Grappa del Trentino, e ho avuto modo di scoprire la Val di Cembra, una valle che altrimenti non avrei scoperto ma che merita enormemente, anche perchè è lì che ci sono le piramidi di terra di Segonzano, che sono un’attrazione naturale davvero da non perdere.
Dati tecnici con la navetta
Partendo dall’imbocco della valle in località Sauch, dopo aver preso la navetta, e tornando sul sentiero dei Russi, senza arrivare al passo e al rifugio san Nicolò.
Durata: 1:30 ore
Lunghezza: 6,5 km
Dislivello: 260 metri
Difficoltà: T-E (CAI)
Aggiungendo il tratto verso il rifugio san Nicolò porterai il dislivello a 620 metri e aggiungerai altri 4 km al totale, raggiungendo 10,5 km.
Dati tecnici senza navetta
Se vuoi salire a piedi in Val San Nicolò e quindi evitare la navetta, dovrai aggiungere circa un’ora per salire, e calcolare in tempo per la discesa, arrivando a 3:30 ore.
Devi aggiungere anche 4 km e 320 metri di dislivello in più. Significa che, calcolando il sentiero in A/R, l’escursione si allunga di 8 km. Arriverai quindi a 15 km totali per 580 metri di dislivello.
Se poi vuoi arrivare fino al rifugio San Nicolò quindi devi aggiungere altri 360 metri di dislivello, 4 km, portando l’escursione a quasi 900 metri di dislivello e 19 km per cinque ore totali. Evitare la navetta rende l’escursione piuttosto impegnativa.
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