Monte Legnoncino: escursione sul Lago di Como
Un trekking al Monte Legnoncino è un modo piuttosto facile per:
- visitare fortificazioni di trincea della Linea Cadorna;
- conquistare una croce di vetta;
- godere di una vista magnifica sul Lago di Como.
In questo articolo ti spiego proprio come fare un’escursione sul Legnoncino, meno famoso del più conosciuto Monte Legnone, che sorge lì vicino, ma ugualmente scenografico e appagante.
Indice
Come arrivare al Legnoncino
Per questa escursione al Monte Legnoncino dovrai raggiungere il Rifugio Roccoli-Lorla, che si trova in località Tremenico in provincia di Lecco.
Da Milano ci arriverai seguendo la Statale 36, uscirai a Dervio- Valvarrone e seguirai la strada per la Valvarrone fino a Tremenico.
Da lì segui le indicazioni per i Roccoli, fino al rifugio Roccoli-Lorla, gestito dal CAI.
Il rifugio si raggiunge con una strada di montagna che nell’ultimo tratto diventa piuttosto stretta, ma non più di molte strade di montagna. Tienilo in considerazione se non sei abituato a guidare in montagna.
Il posteggio presso il rifugio è piuttosto ampio, ma nei periodi estivi e nei week-end può riempirsi piuttosto facilmente, quindi non arrivare tardi se pensi di andare in alta stagione.
Il parcheggio è a pagamento nei periodi compresi tra maggio e ottobre e ha un costo di 4 euro al giorno.
E’ presente un parchimetro che funziona anche con contactless, quindi è piuttosto comodo.
Il sentiero per il trekking sul Monte Legnoncino
Tieni presente che non ci sono altri punti di ristoro dopo il rifugio, quindi se hai bisogno di qualcosa vai subito al rifugio.
Se vorrai pranzare in vetta dovrai avere con te il pranzo al sacco. Non ci sono nemmeno fontane lungo il percorso.
Una volta parcheggiata l’auto, cerca la mulattiera il cui accesso è sbarrato alle auto.
Attenzione perchè è facile confondersi sul punto di inizio del sentiero della la Via Normale. Vedrai infatti una strada sbarrata proprio accanto ad un laghetto, devi ignorare questa strada.
La Via Normale per il Legnoncino
Per intenderci: dovrai posizionarti nel posteggio tenendo alle tue spalle il Rifugio.
A destra avrai il laghetto, a sinistra la strada da dove sei arrivato.
Vai a sinistra in direzione della strada da cui sei arrivato in macchina, lì vedrai un’altra sbarra e l’inizio dell’ampia mulattiera che sale al Legnoncino. Devi ignorare anche i cartelli che indicano la strada direttissima per il Legnoncino.
L’imbocco corretto del sentiero giusto è quello che vedi qui sotto in foto.

Capirai di aver imboccato il sentiero giusto anche perchè troverai dei pannelli informativi sulle fortificazioni della Linea Cadorna che troverai lungo la strada.
La mulattiera sale in pendenza costante ad ampi tornanti, prima mantenendosi tra la vegetazione e poi salendo dove le piante si diradano sempre più.
Quando incontrerai un punto panoramico attrezzato con tavoli da pic-nic e panche, la vetta del Monte Legnoncino è vicina.
Tieni presente che nei pressi della croce di vetta non c’è spazio per pranzare, dovrai quindi poi tornare fino a questo punto per stendere la tua coperta da pic-nic o approfittare dei tavoli.
La vista da qui è già meravigliosa, ma credimi, in cima al Legnoncino migliora ancora!
La Chiesa di San Sphirio
Ancora qualche tornante ti separa dalla Chiesetta di San Sphirio.

La chiesa risale al XII Secolo ed è dedicata a San Sphirio, il Santo venerato nella valle. La leggenda vuole che San Sphirio fosse parte dei “sette fratelli” la cui leggenda si ritrova in molte località alpine.
I sette fratelli scelsero di vivere come eremiti, ma scelsero località visibili fra loro, in modo da far sapere agli altri che stavano bene, grazie alle segnalazioni fatte con grandi falò che si potevano scorgere tra le loro valli.
Un’altra delle chiese che fanno parte di questo culto è quella di Sant’Ulderico all’Alpe Giumello, in direzione opposta a questa chiesa (scopri qui l’escursione all’Alpe Giumello).
Proseguendo sulla mulattiera principale, sotto la chiesa cerca l’ingresso ad uno dei tunnel di trincea della Linea Cadorna, di cui parlo meglio nell’ultimo paragrafo.
La postazione situata sotto la chiesetta di San Sphirio, munita di osservatorio e appostamento in caverna per due pezzi di piccolo calibro, era destinata a proteggere dall’alto il Pian di Spagna e dirigere le più potenti artiglierie di medio calibro appostate in tutto l’Alto Lario.


La cima del Legnoncino si raggiunge imboccando il sentiero che lascia la strada principale proprio nei pressi nella chiesa.
Qui la traccia diventa un sentiero di cresta ed è anche il punto dove occorre fare attenzione se si hanno bambini al seguito o se si soffre di vertigini.
Si tratta di un tratto molto breve che si supera prestando una minima attenzione e che ti farà raggiungere finalmente la croce di vetta, che si trova a 1711 metri.
Purtroppo non troverai nessuna cassetta con il libro di vetta su cui registrare il tuo passaggio.

Dalla vetta del Legnoncino il panorama mozza davvero il fiato: non solo potrai ammirare il lago di Como, ma anche la Valchiavenna, il Pian di Spagna, l’adiacente Monte Legnone e molte altre montagne


Quando avrai finito di ammirare il panorama non dovrai far altro che tornare al rifugio Roccoli-Lorla ripercorrendo il sentiero al contrario, fermandoti magari al punto panoramico coi tavoli per pranzare e riposare.
Le fortificazioni della Linea Cadorna al Legnoncino
La Linea Cadorna nacque come sistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera ed è un complesso di fortificazioni costruito principalmente fra il 1916 e il 1917.
La Linea Cadorna si sviluppava per 280km, dallo Stelvio fino all’Alto Lario, passando per Maloja, Bernina, Aprica, Tonale, Spluga.
Ne fanno parte anche i Forti Montecchi di Colico, che consiglio di visitare perchè sono davvero ben conservati.
Per info sulla visita al Forte Montecchio Nord di Colico clicca qui.
Se invece vuoi saperne di più sulla Linea Cadorna clicca qui.
Puoi fare un trekking non impegnativo che ti porta alle trincee della Linea Cadorna presso Passo San Marco e Passo Verrobbio, in Valtellina. (Puoi scoprire qui l’escursione alle trincee di Passo San Marco).
Dati tecnici
Difficoltà: T – E
Dislivello: 240 metri
Lunghezza: 4,5 km
Durata: 1:40 ore
Già che ci sei, spiega ai futuri gitanti/festanti di riportare a casa i fazzoletti di carta che hanno usato per pulire le parti intime dopo le deiezioni, perché la strada per il Legnoncino ne è strapiena,
Hai ragione, purtroppo questa è una cosa che si trova in tutta la montagna. E basterebbe un pochino di buon senso…