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Tempietto di San Fedelino: Novate Mezzola

L’escursione al Tempietto di San Fedelino sul lago di Novate Mezzola ti permette di raggiungere una delle più importanti testimonianze dell’arte romanica in Lombardia, risalente al X-XI secolo.

La sua costruzione è legata ad una storia molto toccante, di cui parlerò in seguito.

In questo articolo trovi info utili per l’escursione, che ti occuperà un’intera giornata.

Come arrivare a San Fedelino e dove parcheggiare

Per raggiungere Dascio è possibile percorrere la Strada Statale 36 provenendo da Lecco oppure la strada Statale Regina provenendo da Como. Dascio è una frazione del comune di Sorico. Arrivati nella frazione è possibile parcheggiare in uno dei parcheggi lungo il piccolo abitato. Il sentiero parte accanto alla chiesa. 

Questa è una zona che offre molte escursioni, come quella al Berlinghera, al Tracciolino e al Legnoncino.

Se le hai già fatte, qui trovi altre idee per:

Il sentiero per San Fedelino, tra lago di Como e Valtellina

Una volta parcheggiato a Dascio raggiungi la chiesa, la trovi per forza perchè domina la frazione.

Accanto alla chiesa ci sono i segnavia che indicano San Fedelino. Segui quindi le indicazioni che portano nella parte alta dell’abitato di Dascio, da cui dovrai seguire la strada compiendo un tornante.

Cammina fino a raggiungere il sentiero acciottolato, che passa da alcune baite rimesse a nuovo e si immerge in un bosco di castagni. Volendo puoi prendere anche la via indicata dai segnavia, che sale tra i prati con maggior pendenza.

Da lì, in una manciata di minuti si raggiunge il Sasso di Dascio, un bel punto panoramico su Lago di Mezzola e Pian di Spagna.

Lasciato il Sasso, continua a camminare fino a raggiungere un torrente, attraversalo e supera un altro ponte su un secondo torrente.

Da lì tornerai a salire, fino a giungere al punto più alto del percorso. Poco dopo troverai un bivio presso il quale devi tenere la destra per raggiungere il Salto delle Capre, da cui si gode di una bella vista sul lago di Mezzola.

La discesa continua molto ripida fino alle rive del fiume Mera.

Costeggiando il fiume per un tratto, si superano due salti rocciosi con l’aiuto di comode scale metalliche, che si percorrono in discesa.

Un ultimo tratto in piano porta alla radura in cui sorge il tempietto romanico di San Fedelino, risalente ai secoli X-XI. Segui quindi il sentiero in direzione nord-ovest, risali verso sinistra e torna al bivio sopra indicato, da cui poi tornerai a seguire il sentiero dell’andata. 

Attenzione! Lungo tutto il percorso non è raro incontrare cinghiali, anche in gran numero, per cui è bene far rumore e farsi sentire, per evitare incontri spiacevoli.

L’interno del tempietto di San Fedelino

Il tempietto è molto piccolo, composto solo da una piccola navata quadrata (m. 3,46 x 3,52) con una piccolissima abside.

Il Tempietto era interamente affrescato sia all’interno che all’interno.

Il tempo ha purtroppo fatto scomparire gli affreschi esterni, ma si conservano ancora parzialmente quelli interni, seppur danneggiati dal tempo e dall’umidità.

L’affresco meglio conservato si trova nella volta dell’abside e raffigura Cristo pantocratore tra gli angeli.

Orari di partura del tempietto di San Fedelino sul lago di Novate Mezzola

Il tempietto di San Fedelino non è aperto sempre, ti consiglio di consultare gli orari di apertura su questo sito.

Trovi le info in fondo alla pagina nell’articolo che ho linkato.

La storia del tempietto di San Fedelino sul lago di Novate Mezzola

San Fedele era un soldato convertito al Cristianesimo che si rifiutò di fare offerte sacrificali alle divinità pagane prima di scendere in battaglia.

Tale rifiuto che gli costò la condanna a morte, motivo per cui Fedele scappò a nord di Como. Arrivò sul lago, si imbarcò e giunse in luogo che gli pareva isolato e inaccessibile.

I suoi assassini purtroppo lo trovarono anche lì e lo decapitarono e sepellirono nello stesso luogo, nel 284 d.C..

Sul luogo del martirio venne edificato un piccolo altare, che nel tempo venne dimenticato fino al 964, quando le reliquie vennero riscoperte.

La leggenda narra di una donna della vicina Gordona, alla quale San Fedele sarebbe apparso in sogno per indicarle il luogo della sua sepoltura. Il vescovo ordinò quindi di scavare alla ricerca delle reliquie, che, una volta ritrovate, furono trasportate a Como per essere custodite nella basilica di Santa Eufemia, poi intitolata a San Fedele.

Sul luogo del ritrovamento venne eretto l’oratorio di San Fedele che si raggiunge con questa escursione. 

Attorno all’anno Mille il tempietto era usato come chiesa plebana e battesimale, ma nell’Alto Medioevo il tempietto venne dimenticato.

 Successivamente riscoperta, la chiesetta venne trasformata dagli spagnoli in fortino, quindi usata come ricovero di animali e, in tempi più vicini, usata come magazzino e cucina dagli scalpellini della vicina cava di granito.

Nel 1905 San Fedelino venne acquistato dalla parrocchia di Novate Mezzola che fece un primo restauro. 

Dati Tecnici per l’escursione

Durata: 5 ore  

Lunghezza: 11,2 km 

Dislivello:  725 metri 

Difficoltà: E  

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